Miracoloso pareggio del Cagliari col Sassuolo


Miracoloso pareggio del Cagliari col Sassuolo

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primo tempo

Spesso, al termine di alcune partite, sopratutto i tifosi, ma anche alcuni addetti ai lavori dicono che quel giocatore, quella prestazione è stata indecente.

Mi son sentito dire che non è bello proferire quella parola, non si può additare un allenatore o un giocatore professionista di Serie A in quella maniera.

Perché nonostante sia vero ed inappuntabile,  quella è una parola troppo grave da dire a chicchessia.

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Ma il primo tempo del Cagliari contro il Sassuolo alla Sardegna Arena farebbe combaciare perfettamente un giudizio del genere.

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L’inquadratura in diretta tv del Presidente del Cagliari Tommaso Giulini, esemplificava il suo status di furia per la NON prestazione sin li presentata dai suoi ragazzi.

Mi ha dato quasi l’impressione che potesse dire di Zenga ciò che disse di Maran il 4 Marzo:

Ormai era un allenatore vuoto, ci ha dato poco nelle ultime settimane, prevale l’amarezza generale e le tante situazioni che non mi sono piaciute“.

L’impressione che ho avuto è che se nel secondo tempo fosse continuata la pantomima, forse sarebbe arrivata una clamorosa decisione da parte della Società.

Zenga via, richiamato Maran, ancora sotto contratto sino al 30 giugno 2022.

Ma dopo le parole al peperoncino del 4 Marzo l’uomo Maran soprassederebbe solo per rispettare il contratto?

Un evento del genere successe con l’allora Presidente Cellino che nel novembre 2007 esonerò Marco Gianpaolo dalla guida tecnica del Cagliari, per la seconda volta.

La prima capitò nel dicembre 2006 e quella volta Gianpaolo tornò a sostituire l’ancora più fallimentare Franco Colomba.

Ma la seconda volta NO e disse:

«Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari.

L’orgoglio e la dignità non hanno prezzo».

Nedo Sonetti, che lo aveva sostituito, come Franco Colomba precedentemente, non diede i risultati sperati.

Fu chiamato Davide Ballardini che salvò miracolosamente il Cagliari dalla retrocessione.

Indimenticabile per i tifosi sardi fu quel Cagliari-Napoli al S.Elia dove i rossoblu segnarono le due reti in pieno recupero.

Situazione simile a quella di Gianpaolo è Maran, che, essendo ancora sotto contratto, potrebbe sempre essere richiamato.

Un rifiuto significherebbe inadempienza contrattuale e fine dei pagamenti dello stipendio, che durerebbe sino al 30 giugno 2022.

Sempre che, un’altra squadra, non chiami Maran in panchina, cosa che il Cagliari Calcio attende per risparmiare quei denari.

Chissà se il Chievo Verona non sia nostalgico dell’Uomo di Trento e lo richiami per la prossima stagione.

ALTRE POSSIBILITA’

Ancora più clamoroso sarebbe se Daniele Conti, inquadrato come non mai in tribuna prima della gara, fosse chiamato a coadiuvare Max Canzi in panchina sino al 2 agosto, ultima gara di Campionato contro il Milan di Ibra a San Siro.

O ancora il Vice allenatore della Primavera, l’ex difensore del Cagliari Alessandro Agostini, sempre con Max Canzi.

Forse niente di tutto ciò si materializzerà per ciò che è successo nel secondo tempo, per fortuna del Cagliari e di Zenga.

secondo tempo

Una ripresa che iniziava con l’espulsione per doppia ammonizione, ancora una volta, di Carboni detto Carboncino da Zenga, il suo pupillo, la sua scelta che ancora una volta si faceva cacciare lasciando la squadra in dieci.

Ma il miracolo era dietro l’angolo.

Durante la pausa il Capitano della Primavera, centrocampista centrale, Riccardo Ladinetti si riscaldava in maniera importante, segno che sarebbe entrato in campo, esordendo in Serie A.

Il suo ruolo è il medesimo di quel Luca Cigarini, che probabilmente non giocherà nessuna delle ultime quattro partite con Lazio, Udinese, Juventus e Milan.

Ma il Ciga scendeva in campo dalla tribuna, dove era stato relegato per una furibonda litigata con Zenga, e parlottava col giovane sardo che di lì a poco sarebbe entrato in campo, proprio al 46esimo, al posto di un Birsa non nel suo ruolo come Pereiro sostituito da Simeone.

E poi arrivava pure il 48esimo e la cacciata dal campo di Carboni per doppia ammonizione.

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Da quell’espulsione avveniva la trasformazione del Cagliari da pulcino in cigno, dal piumaggio spettacolare come le azioni che di li a poco portavano alla rete insperata del pareggio, risultato che poi sarebbe rimasto sino alla fine.

Addirittura stava per arrivare una clamorosa vittoria se solo si fosse stati più attenti, ma il pareggio è oro per la compagine dell’ex uomo ragno.

Spider Man, che stava per saltare dalla ragnatela e tornare dai suoi figli in terra Araba, ringrazia sentitamente, anche se è uomo onesto e schietto e non ama nascondersi dietro ad un dito.

L’ingresso in campo di un vero attaccante, Giovanni Simeone, al posto dello spento Gaston Pereiro era la svolta.

Nel modo più banale il Sassuolo si spegneva lentamente e, nonostante la superiorità numerica, soffriva la difesa a quattro dei rossoblu che realizzavano la rete del pareggio che faceva poi per esultare col gesto della dormita, chissà cosa avrà voluto comunicarsi il brasiliano!

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Prova memorabile di Rog che faceva le veci di Nainngolan, sublime, nonostante l’ammonizione!

Zenga in sala stampa:

Qui da un mese, abbiamo fatto 10 punti tanta roba.

In 10 abbiamo giocato meglio con piu’ follia.

Il Sassuolo, oltre il gol, non ha fatto un tiro in porta.

Ladinetti è entrato un po’ contratto per l’emozione, poi dopo qualche urlo in senso buono ha capito e ha fatto bene.

Carboni deve capire che può stare in Serie A ma gestire meglio i gialli.

Obiettivi adesso sicuramente quello di battere i 47 punti e fare più punti possibile, non è vero che non abbiamo obiettivi

 

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Pisacane, Ceppitelli, Carboni; Faragò, Nandez, Birsa (46′ Ladinetti), Rog (89′ Klavan), Mattiello; Pereiro (46′ Simeone), Joao Pedro. A disposizione: Ciocci, Rafael; Lykogiannis, Porru, Walukiewicz; Delpupo, Lombardi; Paloschi, Ragatzu. Allenatore: Walter Zenga.

SASSUOLO (4-3-3): Pegolo; Muldur (71′ Magnani), Marlon, Ferrari, Rogerio (90′ Kyriakopoulos); Djuricic (90′ Manzari), Locatelli, Traore (71′ Ghion); Haraslin (71′ Raspadori), Caputo, Boga. A disposizione: Consigli, Russo; Chiriches, Peluso, Piccinini; Mercati. Allenatore: Roberto De Zerbi.

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta.

Ammoniti: 22′ Carboni (C), 30′ Faragò (C), 72′ Marlon (S), 83′ Rog (C), 86′ Ferrari (S).

Espulsi: 48′ Carboni (C).

Marcatori: 12′ Caputo (S), 63′ Joao Pedro (C).

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