La stagione ormai è volta al termine e anche per i ragazzi di Donadoni arrivano i giorni di vacanza, ma è arrivato il tempo anche di tirare le somme di questa annata calcistica 2016/17.
La stagione parte piuttosto bene per i rossoblu pochi gli squilli importanti ma la convinzione di essere sula strada giusta. Molte sono la avversità incontrate dal Bologna nel cammino, prima di tutto il pesante infortunio di Verdi contro la Fiorentina, sottratto all’11 proprio nel momento di massima forma, poi le sviste arbitrali, le più evidenti certamente il calcione di Eder in area a Dzemaili ma anche quella del rigore al 90′ dato alla Lazio dall’arbitro di porta Mazzoleni a 1 metro e mezzo dall’accaduto. Molti sono stati infatti i punti gettati via dal Bologna nel finale di partita, soprattutto per colpa propria. Emblematico il dato che vede 18 delle 58 reti subite proprio nell’ultimo quarto d’ora (equivalente al 31%).
Dopo una convincente vittoria col Torino arriva una delle tante partite buttate via all’ultimo questa volta pareggiata contro il Cagliari in cui i felsinei chiudono il match in 9 uomini, successivamente l’imbarcata col Napoli, di lì la grande carestia: 49 giorni senza vincere con 4 goal in 7 partite. Solo la rocambolesca vittoria a Reggio Emilia contro il Sassuolo, con praticamente l’unico tiro in porta che risulta vincente ma basta per sbloccare le menti rossoblu che la domenica seguente spazzano via il Chievo in casa per 4-1. Subito dopo questa prova di forza arriva un nuovo periodo di instabilità che sostanzialmente si protrae fino al termine della stagione.
Prestazioni esaltanti alternate a partite scialbe, questo può dirsi il mood della stagione rossoblu che chiude un punto in meno e una posizione più in basso rispetto alla passata stagione. Pesa sui giudizi dei tifosi la mancanza di un “colpaccio” contro una grande visto che non si è mai vinto contro una delle prime 8 ma soprattutto la strana sensazione che non si riuscisse a fare un paio di passi avanti se non immediatamente seguiti da qualcuno in più indietro.
Ma va programmata una nuova stagione, ripartiamo.
Ripartiamo dalle garanzie di Mbaye.
Ripartiamo dalle certezze in porta della coppia Mirante-Da Costa.
Ripartiamo dalla grinta di Taider.
Ripartiamo dalla fiducia in Okwonkwo.
Ripartiamo dalla fame di rivalsa di Destro.
Ripartiamo dalla freschezza di Verdi e di Di Francesco.
Ripartiamo dalle sicurezze di Saputo.
Perchè questa stagione non sia un “salta il prossimo turno” nel Monopoly come “un salta al prossimo anno” nel progetto ma sia un movimento (anche se di una casella) in direzione del percorso di crescita del Bologna, e che magari abbia insegnato in che modo si lanciano meglio i dadi.
Auguro a nome mio e di tutta la redazione una buona e serena estate a tutti i tifosi del Bologna!
Magazine Pragma continuerà ininterrottamente la propria attività per tutta l’estate per commentare e aggiornare su tutto ciò che riguarda il mondo rossoblu.