Azzurri con la testa al Real, altrimenti non ci sono scusanti per una prova che seppur sfortunata nel primo tempo, che ha visto soccombere giustamente gli azzurri al cospetto di una grandissima Atalanta, meccanismo perfetto creato da mago Gasperini.
Caldara, che giocatore
Gli azzurri si arrendono con una rete per tempo, entrambe messe a segno da Caldara, centrale difensivo, già della Juventus, e dal grandissimo futuro. Non sono i primi gol di stagione e soprattutto è l’ennesima grande prova.
Il secondo gol di Caldara al San Paolo è un capolavoro: tiro al volo ad incrociare su assist di Spinazzola, dopo un contropiede perfetto partito proprio da un anticipo del centrale difensivo.
Dov’era la testa?
Gli azzurri sono sembrati svogliati e con la testa altrove. Nella ripresa entrano Milik e Pavoletti, con Mertens che torna sulla fascia sinistra, ma è solo il racconto di un tentativo ultimo di raddrizzare una gara nata storta e finita peggio. Se si pensa che il secondo gol è arrivato quando il Napoli era in undici contro dieci, per l’ingenua espilsione del giovane Kessie, allora il quadro è completo.
Maksimovic, sveglia che sei al Napoli
In difesa soliti errori di distrazione, con Maksimovic in versione Babbo Natale, nonostante sia Carnevale: regali continui agli attaccanti avversari che per fortuna dei partenopei non ne approfittano.
Centrocampo assente
Centrocampo, che ad eccezione di Zielinski, anch’egli comunque sottotono, completamente assente, mentre l’attacco è sembrato incredibilmente spuntato, nonostante un paio di occasionissime per Mertens e una per Insigne al primo tempo.
Che squadra quella di Gasp
Resta la grande prova dell’Atalanta di Gasperini, squadra tosta, che ha preso sei punti meritati agli azzurri e che ormai a tre punti dallo stesso Napoli e in piena lotta per un posto in Champions League per la prossima stagione-
Napoli, bisogna ritrovare la retta via
Azzurri assenti e palesemente con la testa a pensare altro, forse alla Juve in Coppa Italia, forse alla Roma in Campionato, forse al Real Madrid in Champions. Il risultato è stato una prova sottotono ed è sicuro che se non arriva una sterzata la batosta di Madrid potrà avere contraccolpi più pesanti del dovuto. Bisogna ricordarsi che si è perso sempre contro la squadra più forte al mondo. E’ evidente che la squadra è giovane e ha bisogno di esperienza, nonostante i notevolissimi mezzi tecnici.
Tabellino Napoli-Atalanta 0-2
Reti: 28′ p.t. e 25′ s.t. Caldara.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj (dal 34′ s.t. Maggio), Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (dal 14′ s.t. Milik); Callejon, Insigne (dal 34′ s.t. Pavoletti), Mertens. (Sepe, Rafael, Koulibaly, Chiriches, Strinic, Jorginho, Rog, Giaccherini). All. Sarri
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 41′ s.t. Cristante); Petagna (dal 46′ s.t. Zukanovic), Gomez (dal 38′ s.t. Grassi). (Gollini, Bastoni, Hateboer, Raimondi, Dramé, Migliaccio, D’Alessandro, Mounier, Pesic). All. Gasperini
Arbitro: Celi di Campobasso.