L’#Inter non era prima per caso. La fortuna è una componente che non si può avere sempre, non dopo 13 partite.
I meriti della squadra di Mancini sono tutti nel primo tempo di stasera, fin quando si era in parità numerica. Non era prima per caso se la beneamata è la squadra che ha concesso meno campo al #Napoli in casa, non era prima per caso se il suo pressing è così asfissiante da indurre all’errore l’avversario e non era prima per caso se ha la forza di reagire in modo così veemente anche dopo essere passata doppiamente in svantaggio.
L’Inter, al contrario di quello che si pensava dei nerazzurri in questi mesi, è una squadra volenterosa, fisica, determinata e zeppa di campioni e soluzioni tecniche, alla quale manca solo un copione tattico chiaro e distintivo che non sia il solito schema speculativo adottato da Mancini nelle ultime quattro gare, copiando pedissequamente le tattiche avversarie e contrapponendo giocatori che hanno più il compito di distruggere che non di creare.
Non era prima per caso se segna un goal al Napoli che non ne subiva da 534 minuti (record europeo di #Reina che scavalca De Gea) schiacciando il Napoli nella propria metà campo a difendere a denti stretti un esiguo vantaggio.
All’Inter va il merito di aver reso interessante una sfida che dopo l’espulsione di Nagatomo sembrava destinata alla goleada azzurra.
Riguardo alla squadra di #Sarri?! NON SI È PRIMI PER CASO!