Intervista a Carlo Nervo. La bandiera rossoblu tocca i principali temi dell’estate bolognese: dalla passata stagione al mercato, dalla questione logo ai rallentamenti sul fronte stadio.
Di seguito l’intervista:
Buongiorno Sig. Nervo, cominciamo l’intervista parlando del campionato appena concluso, veramente avaro di emozioni. Quale pensa sia stato il problema?
Intanto c’è stata una salvezza che comunque è fondamentale, è stato un anno di rodaggio ma il lavoro fatto l’anno scorso si vedrà quest’anno.
Chi La ha colpita in maniera particolare tra i giocatori?
Verdi sicuramente è stata la sorpresa, speriamo che si mantenga per quest’anno.
Come giudica il mercato del Bologna fino ad ora?
Secondo me si sta muovendo molto bene, ha preso dei giocatori giovani ed interessanti, ad esempio so che sui giovani della Ternana sia arrivato prima il Bologna rispetto ad altre squadre quindi vuol dire che c’è stata una scelta azzeccata nell’andare a prenderli prima degli altri. Poli mi sembra un giocatore ottimo, viene da una grande squadra e può sicuramente far bene a Bologna.
In quali reparti servirebbero ancora innesti secondo Lei?
Secondo me l’innesto dovrebbe essere Destro, deve dare sicuramente qualcosa in più. Serve uno in difesa e se va via Donsah anche un centrocampista.
Ad oggi questa squadra a quale posizione potrebbe puntare nel prossimo campionato?
Sicuramente non soffrire per la salvezza. Si parte dicendo questo ma secondo me il Bologna da come strutturato potrebbe pensare anche a qualcosa in più.
A Bologna dopo le presentazioni delle maglie si è alzato un gran polverone per la presenza di un logo monocromatico bianco su sfondo blu che si allontana dal tradizionale rossoblu. Per venire incontro ai tifosi la società sta cercando di sostituirlo col tradizionale nella seconda e terza maglia (non ancora presentate). Cosa ne pensa di questa discussione?
Secondo me è sbagliato, il logo dovrebbe rimanere quello, i colori sono quelli. Penso che sia stato un brutto fatto perchè hanno provato a cambiare a grandi linee ma penso che Saputo abbia capito che i tifosi del Bologna amano il logo e amano i colori.
Negli scorsi giorni il governo ha apportato una modifica alla legge sugli stadi definendo che le aree compensative debbano essere contigue allo stadio, allungando così ulteriormente i tempi di attesa per il nuovo Dall’Ara. Un Suo commento?
Non sono un tecnico, ho provato a fare il sindaco quindi so che in Italia le provano tutte. Io mi auguro che si lasci questa possibilità per Bologna perché comunque un imprenditore come Saputo che ha messo tanti soldi, che ha ristrutturato a livello finanziario, che ha dato un’impronta per un futuro importante che la giunta comunale o chi di dovere dia la possibilità di restaurare lo stadio perché per una squadra di calcio al giorno d’oggi è fondamentale avere uno stadio all’altezza perchè costa soldi mantenerlo.
Ringrazio a nome mio e dell’intera redazione calcistica di Magazine Pragma il Signor Nervo per la disponibilità e il tempo concessoci.