Niente Juve per Keita: i francesi accontentano Lotito
Il patron Lotito lo aveva anche detto. Perché cederlo a quindici milioni alla Juve quando ne potresti ricavare trenta da una qualsiasi altra squadra? Ed alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, ha avuto lui la meglio sulla dirigenza bianconera.
A Vinovo avevano fatto due conti. In scadenza nel 2018, sarebbe potuto arrivare a zero. O al massimo si sarebbe ripresentata la stessa offerta nell’ultimo giorno della finestra di mercato. Ma qualcosa è andato storto.
Nella serata di ieri il Monaco si è fatto avanti per la prima volta. Offerta di soli venti milioni e pronto rifiuto dei capitolini. Una Juve che ancora una volta, complici anche due operazioni da ultimare (Howedes ed Asamoah in entrata ed uscita), si è momentaneamente disinteressata. I bianconeri ormai facevano affidamento sulla volontà del calciatore.
Di offerte, infatti, nel corso delle settimane ne erano già arrivate, ed anche numerose. In primis da Inter e Napoli, che avrebbero proposto le cifre richieste da Lotito. Ma a bloccare la trattativa era sempre Keita, convinto di rifiutare chiunque in attesa della Vecchia Signora.
Niente Juve per Keita: sarà un rimpianto per i bianconeri?
D’un tratto però, il Monaco alza la proposta. D’altronde con il mercato in uscita i biancorossi hanno intascato fiumi e fiumi di milioni. Trenta esclusi i bonus. Per la Lazio vanno più che bene, ma per il calciatore? Alla fine si è convinto anche lui che un trasferimento in Francia non sarebbe stato male. Forse un contratto vantaggioso, ma anche il timore di dover restare un anno in tribuna se non si fosse chiusa l’operazione con i dirigenti della Continassa.
Con il tridente Falcao – Keita – Jovetic, i tifosi del club d’oltralpe possono sognare in grande per un altro anno. Ed a Torino invece, vige un forte malcontento. Nella convinzione della piazza, almeno uno tra Schick e Keita sarebbe giunto in Piemonte entro la fine di questa finestra di calciomercato, ed invece entrambi hanno preso strade diverse.
A ben pensarci, acquistare a quel prezzo un calciatore in scadenza di contratto sarebbe stato una follia, considerando anche l’intento della dirigenza bianconera di far quadrare i bilanci ancor prima di puntare a rinforzare la rosa a disposizione di Allegri. Eppure un po’ di amarezza nell’ambiente strisciato c’è, con la convinzione che il senegalese in futuro avrebbe potuto far comodo.