#Rio2016. Livio La Padula, “Senza lo Stabia adesso non sarei qui a parlare con te”


Rio2016 è ormai agli sgoccioli e le storie da raccontare e che si racconteranno sono tante. Livio La Padula è un atleta della nazionale italiana di canottaggio, è di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli e ci ha raccontato le sue emozioni

Livio La Padula è in Brasile da qualche giorno per le Olimpiadi, in cui sarà impegnato nel 4 senza Pesi Leggeri (LM4-). Intercettato, ecco cosa ci ha risposto.

Intervista a Livio La Padula

Livio la tua prima Olimpiade…

Sì… a Londra ero riserva non accreditata

A quanti anni arriva questo “premio sportivo”?

A 30 anni

Che cosa significa l’Olimpiade per te?

Eh! E’ difficile dare una definizione vera e propria. Per me l’Olimpiade equivale all’eccellenza, non tutti riescono a prendervi parte e sotto il mio punto di vista è il coronamento di un sogno e di una carriera. Il raggiungimento di un obbiettivo a lungo termine che parte da più di 10 anni fa…

La medaglia credi sia un sogno percorribile? Che sensazioni hai?

Se questa domanda me l’avessi fatta un mese, avrei riso, dicendoti che ero spacciato… ma 2 settimane fa abbiamo fatto un cambio in barca, è salito Pietro Ruta a capovoga e siamo migliorati tanto. Adesso non voglio pensare a medaglie, voglio solo dare il meglio di me a ogni gara!!!

Con i compagni di barca siete anche amici nella vita quotidiana?

I miei compagni di barca Martino Goretti di Lecco, Pietro Ruta di Menaggio e Stefano Oppo di Orastano. Sono amici sia dentro che fuori la barca. Con Goretti e Ruta, poi, produciamo birra. Abbiamo fondato il “Five Rings Brewery”. Oppo è il più giovane tra noi, ha 20 anni, ma è un vero fenomeno!

In foto Livio con Martino Goretti, Pietro Ruta, Stefano Oppo ed il tecnico Walter Molea

Rio2016. Livio La Padula è un canottiere, è di Castellammare di Stabia. Ci ha raccontato le sue emozioni legate alle Olimpiadi. (Foto)

Tutti Polizia?

No. Oppo è della Forestale

Tuo padre Antonio è un’istituzione nel canottaggio nazionale. Quanto contano i suoi consigli per un atleta olimpionico?

Questa è una bella domanda, perché tra di noi pariamo poco, davvero poco, ma ho una stima immensa nei suoi confronti e ogni suo consiglio è oro per me

Cosa è per te il Circolo Nautico Stabia? Quanto è stato importante per la tua carriera?

Il Circolo Nautico Stabia per me è una casa. Non ho iniziato ad andarci, quando ho incominciato a remare, ma molto prima. Papà mi ci portava tutti i pomeriggi da quando avevo 5 anni. Rimanevo a bocca aperte a guardare i canottieri che si allenavano e soffrivano pur di raggiungere un obiettivo. Sono cresciuto lì, ho imparato al Circolo cosa significa la parola SACRIFICIO e a stare con gli altri in ogni situazione. Senza lo Stabia adesso non sarei qui a parlare con te

Insomma sotto l’azzurro, la pelle è gialloblù!

Esatto

Ho un’ultima curiosità. Cosa hai provato quando sei sceso dall’aereo e sei arrivato in un altro continente per le Olimpiadi? Ho visto la foto con Nibali e il video con Clemente Russo, cosa si prova a condividere momenti di vita quotidiana con atleti italiani di altri sport?

Eeeee… In verità non so spiegartelo…. è una cosa fantastica… non me ne rendo ancora conto. È fantastico tutto il contesto

Grazie Livio per il tuo tempo. Faccio un caloroso in bocca al lupo a te e ai tuoi compagni!

Crepiiiiii!!!

Ringraziamo Livio La Padula per il tempo che ci ha dedicato e la redazione di Magazine Pragma fa un grosso in bocca al lupo per questa fantastica avventura che si chiama Olimpiade!


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