Da ormai trent’anni ottobre è a livello internazionale il mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno. La campagna, simbolizzata da un nastro rosa, è nata negli Stati Uniti nel 1992 ed è oggi diffusa in oltre 70 Paesi in tutto il mondo.
In Italia l’iniziativa è promossa dalla LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori), che durante il mese di ottobre offrirà controlli senologici gratuiti presso diversi ambulatori e distribuirà materiali informativi per aumentare la consapevolezza riguardo all’importanza della prevenzione.
Su tutto il territorio nazionale si svolgeranno poi eventi per raccogliere fondi da dedicare alla ricerca e al trattamento del tumore al seno, a cui ogni anno partecipano migliaia di persone.
Eventi sportivi e manifestazioni
Tra le manifestazioni più conosciute legate alla campagna del nastro rosa ci sono i numerosi eventi sportivi organizzati in tutta Italia da ONG, fondazioni e anche aziende private. Molto popolare è l’iniziativa Race for the Cure, una corsa di 2 o 5 chilometri che si svolge in diverse città italiane tra maggio e ottobre.
L’evento si terrà a Matera tra il 30 settembre e il 2 ottobre, e a Brescia tra il 7 e il 9 ottobre. A maggio invece la corsa si è già svolta a Bari, Roma e Bologna. La quota per l’iscrizione è di 15 euro, che andranno a finanziare diversi progetti volti a combattere il tumore alla mammella.
I partecipanti ricevono poi magliette e leggeri zainetti personalizzati con chiusura a coulisse da utilizzare durante la corsa per portare con sé gli oggetti personali e al tempo stesso mostrare la propria adesione all’iniziativa. In alcuni casi, aziende desiderose di contribuire alla causa coprono la quota di iscrizione per i dipendenti che desiderano partecipare, oppure promuovono iniziative aziendali aggiuntive sui social media e nei punti vendita.
Si moltiplicano poi di anno in anno su tutto il territorio nazionale camminate, gare, percorsi di nordic walking, ma anche conferenze, workshop e concerti. In ottobre è poi frequente vedere monumenti famosi, come il Colosseo, illuminati di rosa per contribuire alla massima diffusione delle informazioni sulla campagna della LILT.
Diversi modi per sostenere la causa
Le manifestazioni sportive appena descritte sono uno dei modi più conosciuti e popolari per dimostrare il sostegno alla campagna Ottobre rosa, ma non certo l’unico. Molte persone indossano tutto l’anno il nastro rosa simbolo dell’iniziativa su giacche o borse, facendosi portatrici del messaggio sulla prevenzione ovunque si trovino.
A livello aziendale, è possibile distribuire spille con il nastro rosa ai propri dipendenti, incoraggiandoli a utilizzarle in prima persona oppure a regalarle ad amici e familiari. Le imprese possono anche decidere di ospitare o promuovere una conferenza sul tema, invitando esperti per sensibilizzare personale e clienti offrendo informazioni mediche affidabili e aggiornate.
Se possibile, offrire alle dipendenti una mammografia gratuita oppure garantire mezza giornata di riposo pagata per effettuare i test è un modo ulteriore per mostrarsi vicini all’iniziativa.
Da non dimenticare, naturalmente, il potenziale dei social media. Che si tratti di profili personali o aziendali, fornire anche solo a una persona informazioni sulla prevenzione contro il tumore al seno può fare la differenza. L’importante è condividere articoli affidabili da fonti serie come la LILT, che organizza la campagna.
A livello personale, invitare un’amica o alcuni colleghi a partecipare insieme a un evento sportivo durante l’ottobre rosa è un’ottima occasione per trascorrere una giornata insieme e al tempo stesso contribuire a una buona causa.
Prevenzione come arma contro il tumore al seno
Pur occupandosi della lotta al cancro al seno a 360°, la campagna del nastro rosa si concentra in particolare sulla prevenzione, incoraggiando le donne a informarsi sui possibili campanelli d’allarme e a effettuare controlli regolari come l’autopalpazione e gli screening periodici.
Individuare al più presto noduli o irregolarità del seno può infatti migliorare in modo considerevole la prognosi per le donne a cui è diagnosticato un tumore alla mammella. Il professor Francesco Schittulli, presidente della LILT e specializzato nella chirurgia oncologica del seno, spiega che rispetto a trent’anni fa le prospettive per le pazienti colpite da questo tipo di tumore sono sensibilmente migliorate.
La sopravvivenza a 10 anni infatti supera oggi l’80% dei casi, e per i tumori scoperti in modo precoce le possibilità di guarigione completa arrivano anche al 90%. È chiaro, dunque, che fornire alle ragazze fin dalla scuola informazioni accurate sulle modalità di prevenzione e controllo può contribuire a ridurre ulteriormente la mortalità del cancro al seno. Non a caso, lo slogan della campagna della LILT di quest’anno è “Prevenzione: la migliore amica di ogni donna”.
Attraverso la partecipazione a questa importante iniziativa si contribuisce quindi a una causa fondamentale, che riguarda ogni anno 50.000 donne italiane a cui è diagnosticata la malattia. Essere presenti, come individui oppure come aziende, significa dare sostegno a tutte coloro che attraversano un faticoso percorso di cura e alle loro famiglie, così come a medici, ricercatori, operatori sanitari che ogni giorno lavorano per prevenire e trattare il tumore al seno.