Palermo espugna il “Bentegodi” ma la tensione resta alta


Vittoria inaspettata quella del Palermo che, contro ogni pronostico, espugna il “Bentegodi” portando a casa la vittoria con la rete di Vazquez

La vigilia della partita non è stata delle migliori per la formazione palermitana che viene da un grande problema interno. L’allenatore Ballardini e il capitano Sorrentino sono stati i protagonisti di uno screzio dopo che il primo si è lamentato con la società dello scarso impegno di alcuni membri della rosa. Queste lamentele indirette sono arrivate alle orecchie del capitano che ha difeso a spada tratta i propri compagni. Oggi la conferma durante la partita di campionato Hellas Verona-Palermo.

Un Ballardini assente, in piedi davanti alla panchina che dava l’impressione di voler finire in fretta e andare a casa a bere un thé caldo. E’ Stefano Sorrentino il trascinatore confermando non solo di essere un grande portiere ma di essere soprattutto un leader.

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L’inizio della partita rende chiara l’idea che l’Hellas fin da subito voleva portare a casa i tre punti a tutti i costi. Sorrentino è costretto a chiudere la porta per ben due volte, ma è al 19′ che compie il miracolo quando su colpo di testa di Pazzini impedisce il vantaggio avversario parando con riflessi sorprendenti. I rosanero cominciano ad attaccare prendendo fiducia ed è proprio al primo tiro in porta che si trova il vantaggio con Vazquez. La squadra festeggia isolando il proprio allenatore Ballardini che viene “esonerato” virtualmente dalla propria squadra.
L’attacco del Verona per tutta la partita è incessante ma la difesa del Palermo regge bene grazie anche al formidabile Sorrentino.

 

A fine partita Ballardini non raggiunge la sala stampa.
Sorrentino, invece, parla ai microfoni di Sky Sport tornando sulla vicenda del litigio:

«Ballardini non ha parlato neanche negli spogliatoi. Praticamente lo spiego in due secondi, io sono il capitano di questa squadra, alcuni dei miei compagni potrebbero venirmi figli. Chiudo questo discorso per sempre perché sono stati due giorni di fuoco. Io non permetto a nessuno di toccare l’integrità morale di questa squadra e mettere in dubbio professionalità di questi ragazzi, chiunque l’abbia fatto deve vedersela con me. Nessuno può toccare i miei compagni».

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Adesso inizia un momento di riflessione che porterà ad una decisione sulle sorti di Ballardini a Palermo.

 

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