A1 Maschile: troppo Brescia per il C.C. Ortigia


C.C. ORTIGIA – AN BRESCIA 5 – 14 (0-3, 1-3, 2-3, 2-5)

C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia, F 1. Condemi, A. Condemi, Klikovac 1, Ferrero, Di Luciano, Gallo 1, Mirarchi 2, Rossi, Vidovic, Napolitano (Cap), Piccionetti. Allenatore: Stefano Piccardo
AN Brescia: Tesanovic, Presciutti (Cap) 1, Bicari 1, Lazic 1, Vapenski 2, Renzuto Iodice 1, T. Gianazza, Alesiani 2, Luongo 1, Di Somma 1, Gitto 4, M. Gianazza. Allenatore: Alessandro Bovo
Arbitri:  Attilio Paoletti (Roma) e Daniele Bianco (Genova)

Superiorità numeriche: ORT 3/13 ; BRE 3/10 + 1 rig.
Espulsioni definitive: Ferrero (O), A. Condemi (O), T. Gianazza (B) e Di Somma (B) nel 4° tempo per limite di falli.

 

Pesante sconfitta per l’Ortigia contro un Brescia carico e spietato, che ha mostrato tutta la sua qualità. Troppo forti i campioni d’Italia per i biancoverdi, che hanno sofferto molto la difesa degli uomini di Bovo (completata dalle ottime parate di Tesanovic) e le micidiali ripartenze in velocità.

L’Ortigia non era partita male, difendendo abbastanza bene, grazie anche agli interventi decisivi di Tempesti (il migliore dei suoi oggi), che ha anche parato un 5 metri a Di Somma.

I biancoverdi però non pungono in avanti, giocando con troppa timidezza e subendo così le rapide transizioni del Brescia che, con Di Somma, Bicari e Gitto, si porta sul 3-0.

Nel secondo parziale il copione non cambia e sono ancora i campioni d’Italia a fermare i tentativi d’attacco dell’Ortigia e poi a colpire con l’ex Vapenski (dalla distanza) e Alesiani (in superiorità).

Ciccio Cassia, con l’uomo in più, prova a scuotere i suoi, ma, poco meno di due minuti dopo, Renzuto Iodice sigla l’1-6 di metà gara. Nel terzo tempo c’è più equilibrio e, dopo il botta e risposta Lazic-Gallo, i lombardi vanno sul 9-2 con Gitto e Vapenski; quindi il rientrante Mirarchi accorcia ancora a 51 secondi dallo scadere.

L’ultimo quarto è tutto per il Brescia, che ne segna cinque di fila (Luongo, Alesiani, Presciutti e due volte Gitto), mentre l’Ortigia riduce il divario solo nel finale con Klikovac e ancora con Mirarchi. Finisce 14-5, con il Brescia che raggiunge momentaneamente il Recco al primo posto, scavalcando proprio l’Ortigia.

 

Stefano Tempesti C.C. Ortigia (foto repertorio)

A fine gara, parla il numero 1 dell’Ortigia, Stefano Tempesti:

“Abbiamo sofferto il loro pressing, la loro capacità di ripartire sempre in contropiede. Però, a prescindere dalla bravura degli avversari che, non dimentichiamolo, sono campioni d’Italia in carica e puntano a vincere scudetto e Champions, la squadra oggi ha perso un treno importantissimo per quella che è la sua crescita. Queste sono partite importanti che ti danno la possibilità di migliorare, provare tanti schemi contro i giocatori più forti del mondo. Sono treni che non passano spesso.  La nostra colpa maggiore è non aver espresso il nostro gioco, non aver fatto una partita di altissimo profilo. Ci sta di perdere contro il Brescia, ma non ci sta di affrontare una partita in questo modo, perché sono occasioni di crescita che poi ti vengono a mancare nell’arco della stagione”.

 

“Questi sono passaggi fondamentali – continua il portiere biancoverde – se vogliamo diventare una squadra che arrivi poi a competere con queste formazioni di altissimo rango. Forse sono passaggi inevitabili, dolori che dobbiamo provare per arrivare a questi livelli. Certo, poi questo è un match che va analizzato dal punto di vista dell’approccio, perché partite come queste, se le approcci con altri avversari, possono creare dei problemi. Comunque, lunedì mattina ci rivedremo e ci alleneremo come stiamo facendo. Sicuramente abbiamo un allenatore che saprà come trovare le armi giuste per far ripartire e ricaricare la squadra”.

 

A fine gara ha parlato anche mister Stefano Piccardo:

“Nel corso della partita, quando eravamo stanchi, abbiamo commesso errori che si potevano evitare per giocare una partita conservativa contro di loro. Contro un Brescia con questa qualità, con due centri come Bicari e Lazic, con Tesanovic che oggi ha parato benissimo, con la bravura nel difendere con l’uomo in meno, non era facile. Per me non è un passo indietro, ma una presa di coscienza di quello che è il nostro livello e di quello che invece è il top level. Non c’è alcuna crisi, né è il caso di fare tragedie, semplicemente abbiamo perso contro una squadra più forte di noi. I valori tecnici sono sempre quelli che fanno la differenza nel gioco e noi dobbiamo lavorare per migliorare”.

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