Prossimo avversario nella 13a giornata: il C.C. Ortigia affronterà in trasferta il Posillipo
C.C. Ortigia: Messa in cascina la sconfitta contro Recco, il C.C. Ortigia torna in acqua per allenarsi duramente in vista della trasferta partenopea contro Posillipo (sabato alle ore 16).
I campani, quarti nello scorso campionato, quest’anno si sono ridimensionati puntando su una squadra molto giovane, che sta vivendo una stagione complicata, ma che nell’ultimo turno di campionato ha mostrato segnali di crescita.
Per Piccardo e i suoi ragazzi sarà un match difficile e importante, da provare a vincere per chiudere un grande girone di andata e rimanere agganciati alle prime tre della classifica.
In casa biancoverde sono ben tre gli ex: Valentino Gallo, 13 stagioni a Napoli ed ex capitano del Posillipo; Enrico Caruso, ex portiere dei partenopei; Simone Rossi, che fino all’anno scorso era uno dei punti di forza del circolo rossoverde.
Proprio Rossi, napoletano, raccontato le sue sensazioni a pochi giorni dal match:
Simone Rossi
Simone, come vivi questo ritorno da avversario nella piscina della “tua” Posillipo?
Affronterò quelli che non sono stati solo dei compagni di squadra, ma dei fratelli. Sono tuttora dei fratelli. In me c’è tanta emozione.
Ero già andato via una volta dal Posillipo ma per motivi diversi da quelli di quest’anno, quindi questa volta c’è una sensazione diversa, c’è un po’ di nostalgia.
Questo perché eravamo un bel gruppo e l’anno scorso abbiamo fatto un gran bel lavoro, solo che le nostre strade si sono dovute separare per vari motivi.
Secondo te, che partita vi aspetta e che tipo di avversario vi troverete di fronte?
Sarà una partita complicata, perché loro sono una squadra che non molla mai e sta vivendo un momento particolare. Fortunatamente hanno vinto a Palermo, ho visto la partita e ovviamente in quel caso ho tifato per loro.
Spero che riescano a ottenere i punti necessari a salvarsi tranquillamente, a patto che non comincino a farli proprio contro di noi (ride ndr).
Con il Recco si sono visti molti errori, ma anche momenti nei quali avete giocato quasi alla pari contro una squadra fortissima. Che indicazioni avete tratto dalla sconfitta?
Indubbiamente c’è ancora molto da lavorare sulla difesa, perché è vero che il Recco è la squadra più forte al mondo, però diciotto gol subiti sono comunque tanti. Ultimamente, poi, questa è stata un po’ una costante: anche con la Lazio a Roma, nell’ultima partita del 2019, abbiamo preso 11 gol, che sono sempre troppi.
Vero è che in attacco stiamo giocando bene e segnando tanto, acquisendo fiducia sul nostro lavoro offensivo, ma se riuscissimo a limitare gli errori in difesa, prendendo meno gol, sicuramente sarebbe più semplice ottenere le vittorie.
Come va affrontata questa gara contro il Posillipo?
Dovremo giocare in maniera ordinata, razionale, fino alla fine, sfruttando per intero i secondi a disposizione per le nostre azioni. Non dovremo forzare le situazioni, perché loro sono una squadra giovane che sfrutta il contropiede e tatticamente sono molto disciplinati.
Bisognerà essere concentrati dal primo all’ultimo minuto, senza dare per scontato nulla, perché il Posillipo è una squadra ostica. Di sicuro dovremo avere un approccio migliore rispetto a quello avuto con il Recco nei primi minuti di gioco.