Riparte finalmente il campionato di Serie A1, con la seconda fase che prevede due gironi da sette squadre, uno per lo scudetto e uno per la salvezza.
Dopo il completamento del girone di andata, grazie alle gare recuperate nelle scorse settimane, si ricomincia con i punti conquistati nelle prime 13 giornate.
L’Ortigia, inserita nel girone “scudetto”, quello delle prime sette in classifica, si trova al quarto posto, a un punto dal Trieste, attualmente terzo.
Nella prima giornata di questa seconda fase, i biancoverdi saranno impegnati domani pomeriggio, alle ore 15.00, a Brescia, contro i campioni d’Italia guidati da mister Bovo (diretta streaming del match sulla pagina Facebook dell’AN Brescia).
Una partita certamente proibitiva per l’Ortigia, vista la forza dei lombardi, ma comunque un ottimo test per mettere altri minuti sulle gambe e prepararsi alle prossime sfide contro le dirette concorrenti nella corsa alla terza posizione.
La squadra di Piccardo, nelle ultime due partite contro Salerno e Telimar, ha mostrato segnali molto positivi, a dimostrazione del fatto che la condizione sta tornando a crescere, dopo il periodo difficile legato al focolaio Covid che, ad inizio gennaio, ha colpito quasi tutta la rosa.
Alla vigilia dell’incontro, Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia, parla della difficoltà del match contro la corazzata di Bovo:
“Il Brescia si può affrontare o provando a giocare all’arma bianca, ma sarebbe un suicidio, oppure cercando di giocare in maniera accorta, soprattutto per prevenire quello che è il loro punto di forza, che hanno messo in mostra in Europa e in Italia, ossia la ripartenza, il contropiede.
Loro muovono l’acqua per quattro tempi, senza pausa, attaccando sempre la prima linea.
Sul lungo della partita, nelle fasi in cui sei stanco, diventa difficile difendere. Loro infliggono dei gap che indirizzano sempre le partite. A ciò si aggiunge la qualità individuale della squadra”.
Il tecnico biancoverde fissa l’obiettivo dell’Ortigia, alla vigilia dell’inizio di questa seconda fase, e traccia la direzione da seguire per reagire al meglio all’ingiustizia subita in Euro Cup:
“Si risponde sempre con il lavoro quotidiano. I primi due, tre giorni sono difficili, poi si ha sempre l’obiettivo da perseguire, che è quello del campionato, delle partite.
Bisogna pensare a migliorare la qualità individuale e quella del gioco della squadra.
Dopo le vacanze di Natale la ripresa è stata difficile, undici giocatori hanno avuto il Covid e i postumi del virus sono pesanti.
Ora abbiamo ricominciato a lavorare, ad allenarci, che per noi è la cosa più importante, e piano piano stiamo rientrando nella nostra condizione.
Vogliamo arrivare il più in alto possibile, ben sapendo che, secondo me, quest’anno sarà un campionato molto importante per i ragazzi più giovani, per la loro crescita, anche riguardo al loro protagonismo nel nostro gioco”.
A 24 ore dal match, parla anche Francesco Cassia, che fa il punto sulla condizione del gruppo:
“Dopo il Covid, abbiamo lavorato molto forte, soprattutto per tornare ai nostri livelli, perché stando fermi per un periodo prolungato avevamo perso un po’ di forma.
Ora stiamo tutti molto bene. Abbiamo lavorato, il mister ci ha detto che ci vede molto bene. Sul piano fisico ci siamo ripresi. Anch’io mi sento molto meglio.
Ora avremo sei scontri diretti e dovremo giocare tutte le partite come fossero delle finali”.
A cominciare dalla proibitiva sfida contro i campioni d’Italia in carica:
”Brescia e Recco – conclude Cassia – sono le più forti in assoluto, ma prima o poi le dobbiamo incontrare.
Meglio farlo ora perché la gara contro Brescia ci darà una spinta, ci servirà per avere qualcosa in più e arrivare più preparati alla partita contro il Savona, sabato prossimo, che è più importante nella lotta per il terzo posto.
Noi proviamo a vincere con tutti, poi si vedrà come andranno le partite. Il nostro obiettivo è arrivare terzi e per farlo dobbiamo giocarcela con tutti, a prescindere che sia Recco o Trieste”