Il Circolo Canottieri Ortigia comunica ufficialmente l’arrivo a titolo definitivo del giovane portiere Domenico “Dodo” Ruggiero, proveniente dalla Rari Nantes Auditore Crotone.
Il ragazzo si è allenato con la squadra di Piccardo per un mese, mostrando ottime qualità. Adesso è a tutti gli effetti biancoverde e si aggiunge a Stefano Tempesti e Federico Piccionetti.
Crotonese, classe 2003, 197 cm di altezza, Ruggiero è cresciuto nella RN Auditore, con la quale ha anche conquistato uno scudetto Under 17/B, guadagnandosi il premio di miglior portiere della competizione.
Ruggiero vanta anche qualche convocazione nelle nazionali giovanili.
“Ho scelto l’Ortigia – afferma Dodo – perché penso che questo sia il club migliore dove un portiere giovane possa crescere, vista la presenza di Stefano Tempesti e Goran Volarevic.
Credo sia il punto di partenza ideale per migliorare. Avere vicino a me Tempesti significa avere innanzitutto un punto di riferimento, perché non tutti hanno la fortuna di potersi allenare con lui e questo rappresenta per me un grande orgoglio. Il portiere che seguo da sempre e al quale mi ispiro è proprio Stefano.
Quindi, non potrei desiderare di più”.
Le sue caratteristiche e i suoi punti di forza li spiega direttamente Domenico, senza troppi giri di parole:
“Che portiere sono? Credo che le mie qualità migliori siano l’altezza e la reattività”.
Dopo un mese di lavoro con il gruppo, Dodo racconta le sue impressioni e il suo rapporto con coach Piccardo:
“A Siracusa ho trovato un gruppo sin da subito gentile e disponibile, mi hanno accolto come fossi sempre stato uno di loro.
All’inizio ero un po’ timido e titubante, ma loro sono stati bravi e mi hanno accolto alla grande. Sono molto contento di essere qui.
Con il mister si è instaurato un buon rapporto. Lui è uno che giustamente pretende tanto, ci fa lavorare sodo e questo è un bene. Il mio obiettivo è di crescere e migliorare tanto con questa squadra”.
L’Ortigia, dunque, aggiunge un altro promettente elemento da affidare alla sua scuola portieri, che cresce grazie alla presenza importante di Stefano Tempesti e al lavoro prezioso di Goran Volarevic.