Pino Rigoli si rimette alla guida della Sua Akragas e fin da subito ripaga abbondantemente l’amore e la fiducia che tutto l’ambiente biancazzurro gli ha rivolto. Amato e osannato dai tifosi che lo hanno fortemente voluto ad Agrigento al posto di Nicola Legrottaglie
Al suo arrivo trova una squadra distrutta nel morale, nelle condizioni fisiche e di gioco tanto da aver subìto, con il tecnico Legrottaglie, sette sconfitte interne consecutive, facendo schiumare di rabbia il popolo akragantino (record negativo della Società dei Templi); Pino Rigoli si rimbocca le maniche, come è solito fare e sin dalla prima giornata, in trasferta a Monopoli, ottiene i tre punti che danno al gruppo sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che in sei partite potesse ottenere il massimo risultato (record in serie C per l’Akragas che attualmente tra i professionisti eguaglia la Roma di Spalletti) con otto gol fatti e solo uno subìto. La squadra adesso ha una sua identità e un modulo (4-3-3) che convince e soprattutto vince.
Al momento si intravede il traguardo della salvezza che dovrebbe essere a quota 40 punti da una posizione di classifica relativamente tranquilla (31 punti), senza considerare che si è in attesa del ricorso sulla penalizzazione di 3 punti circa il caso “Astarita” e con ancora da giocare altre 10 partite di cui 5 in casa, e se è vero che l’Esseneto è ritornato ad essere un fortino inespugnabile …… ma il “Mago” Rigoli (come lo appellano ad Agrigento) preferisce parlare solo della prossima partita, di domenica 6 marzo, che si giocherà allo Stadio “Romeo Menti” di Castellamare di Stabia arbitro il Sig. Alessandro Chindemi di Viterbo contro la Juve Stabia. Il tecnico predica molta attenzione e umiltà ritenendo il club stabiese una ottima squadra che meriterebbe le prime posizioni in classifica con elementi di spessore che possono fare la differenza e che sicuramente venderanno cara la pelle ma, questa Akragas può fare risultato ovunque e contro chiunque essendo la squadra che nelle gare di ritorno ha fatto più punti di tutte le altre e soprattutto per riscattarsi della sconfitta interna del 25 ottobre scorso.
Attualmente quasi tutto l’organico in casa Akragas è disponibile tranne Thiago Cazè, Ciro Capuano, Andrea Scrugli e Fabio Aveni (ancora fermi ai box), ci sarà il probabile rientro di Alessandro Vono tra i pali e ritorna disponibile Andrea De Rossi.
La nota stonata è lo stato di salute del centrocampista bulgaro Nikolay Dyulgerov (ex CSKA Sofia), uscito con un indolenzimento muscolare contro la Paganese, giocatore con grinta e forza fisica da vendere il quale è divenuto un vero e proprio idolo ad Agrigento che fa del reparto di centrocampo, assieme a Urban Zibert e Bruno Vicente, un punto di forza dell’Akragas di oggi. Per Dyulgerov comunque sono alte le possibilità di un recupero per la sfida di Castellamare.
Bisogna dire che gli ultimi acquisti in casa Akragas sono stati tutti azzeccatissimi grazie all’ottimo lavoro svolto dai nuovi Direttori Sportivi Dario Scozzari (ex Catania) e Salvatore Catania a cominciare dal reparto difensivo con il maltese Zach Muscat (una vera e propria roccia) e il terzino Alessio Grea (inserito nella Top 11 di Lega Pro domenica scorsa), Nicolay Dyulgerov e l’attaccante Andrea Di Grazia classe ’96 proprietà Catania che con Pancaro non giocava, per non parlare di tutti quei giocatori che con Rigoli sono rinati vedi Giuseppe Madonia e Matteo Di Piazza ( il bomber con 7 gol all’attivo) e il portiere ex Carpi Maurantonio autore di vere e proprie prodezze nelle ultime partite.
Rigoli torna a Castellamare di Stabia dopo che, nell’anno 2007, ottenne le guida tecnica in serie C e venne esonerato dopo poche giornate.
La partita di andata ad Agrigento terminò 0-2 per i campani con doppietta di Polak mentre l’ultimo precedente tra i due club risale al campionato 1985/86: l’andata in uno Stadio Esseneto stracolmo di pubblico terminò 1-1 con reti di Michele Marino (AK) e di Marcello Prima (JS).
Il ritorno finì per 2-1 per gli stabiesi con doppietta di Granucci (JS) e gol della bandiera di Matteo Colucci (AK). Quell’anno il fortissimo attaccante Marcello Prima vinse il titolo di capocannoniere con 20 gol, un record durato fino al 2010 quando Marco Sau realizzò ben 21 reti.
Per domenica è stata inibita la presenza di tifosi biancoazzuri a Castellamare di Stabia per sostenere la propria squadra in quanto il settore ospiti del “Menti” è inagibile e ciò ha provocato qualche polemica tra i gruppi organizzati in quanto si erano già adoperati per sostenere il Gigante. È sicuramente un peccato in quanto i tifosi di Agrigento sono una delle tifoserie più corrette in Lega Pro.