Pioli si, Pioli no. Esonerarlo è la scelta giusta per la Lazio?


Lazio in crisi. Colpa del Mercato?

La Lazio è in crisi. Di risultati, di gioco, di motivazioni e di chi più ne ha, più ne metta. La stagione 2015/2016 è iniziata male e sta proseguendo peggio, almeno per coloro che si attendevano quantomeno conferme dopo l’ottima annata trascorsa. Ed invece, vuoi il solito “mercato delle pulci” lotitiano, vuoi qualche giocatore scontento per una partenza non arrivata, vuoi qualche altro malumore interno, questa squadra si è ritrovata indubbiamente indebolita rispetto allo scorso torneo. Eh già, perché se è vero che la rosa non ha visto partire i vari pezzi pregiati, sfoltendola decisamente di molti giocatori in esubero poco funzionali alla causa biancoceleste, è altrettanto vero che i rinforzi del mercato in entrata, come detto e ridetto, non sono stati granchè. Morrison e Patric quasi fantasmi, Kishna si è visto a sprazzi e Hoedt… beh, lasciamo stare!

Pioli si, Pioli no. Cosa fare?

In questi ultimi 2 giorni si è parlato molto di un possibile cambio tecnico alla guida della Lazio. 1 punto nelle ultime 4 gare di campionato farebbero traballare qualunque panchina (con Zamparini sarebbe cambiato tecnico già da un paio di settimane) ed anche Stefano Pioli è finito nel calderone dei processi. La sua avventura alla guida della Lazio quindi, sembrerebbe arrivata ai titoli di coda, anche se Lotito non è uno dall’esonero facile (chi glielo dice poi che deve pagare 2 allenatori in una stagione?, visto che finora, in 12 anni, solo 3 volte il patron biancoceleste ha optato per un cambio tecnico in panchina. Esonero o no, la notizia non fa tanto rumore poiché il calcio ci ha abituati a questa “regola non scritta” ma consuetudinaria. Le frasi che accompagnano l’esonero di un allenatore sono sempre le stesse, fateci caso: “Bisognava dare una scossa all’ambiente”, “Il tecnico non era più seguito dalla squadra”, “Il tecnico ha rotto con lo spogliatoio”… etc. Chiacchiere… chiacchiere da bar oserei aggiungere, soprattutto se si parla di un tecnico che allena la S.S. Lazio.

 

Ma perché non dirlo apertamente? Serve un capro espiatorio per coprire ancora una volta le nefandezze societarie fatte dal signor Claudio Lotito! Oh! Questa si che sarebbe una frase a D.O.C.!!!

Purtroppo chi scrive è un sognatore, quindi una cosa del genere non succederà mai ed allora ecco che ci ritroveremo molto probabilmente a rivolgere l’attenzione al toto-allenatore piuttosto che guardare dritto negli occhi il vero problema. Si dice che se indichi allo sciocco la Luna con un dito, lui non guarderà la Luna ma il dito. Beh, noi tifosi siamo un po’ così, guardiamo il “dito”: “Chi verrà ora? Guidolin? Ma non si era ritirato? Mazzarri? No, che ci dobbiamo fare con Mazzarri!!! “Del Neri?? Oh Dio mio no, Del Neri no!”

E la storia si ripeterà sempre anche negli anni a venire. Cambieranno i nomi, cambierà chi scrive, ma il modo di fare resterà sempre lo stesso. E purtroppo a pagare, sarà quasi sempre la persona sbagliata.

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