Giancarlo “Pipo” Gonzalez e Filip “Pippo” Helander alla scoperta della coppia inedita di centrali del Bologna lanciata da Donadoni nelle ultime giornate.
Giancarlo “Pipo” Gonzalez e Filip “Pippo” Helander sono la coppia inedita di centrali del Bologna lanciata da Donadoni nelle ultime giornate.
Pipo dopo aver passato un’estate in un’estenuante Goal Cup da capitano e trascinatore del suo Costa Rica. Lascia dopo 3 anni il Palermo appena retrocesso per sbarcare all’ombra delle due torri, in una stagione in cui anche all’ombra si suda come al sole. In lui la maggior parte nutre legittimamente diffidenza, esordisce in Coppa Italia col Cittadella mostrando grosse lacune e segni di debolezza che vanno ad alimentare l’opinione generale.
Pippo, invece, è al secondo anno a Bologna, portato con sè da Bigon nel trasferimento da Verona, nel primo anno in rossoblu non riesce a trovare continuità alternando buone prestazioni ad altre più incerte. I suoi pregi si conoscono come i difetti, l’applicazione e la disponibilità come la macchinosità.
Proprio quando la fortuna sembra voltarsi di spalle alla difesa con l’infortunio di Maietta prima a Benevento e poi con la ricaduta contro il Napoli, Donadoni lancia l’improbabile tandem. Esordio a Firenze in cui il tecnico bergamasco decide di coprire e proteggere bene i due, abbassando di posizione Verdi e Di Francesco sulle fasce. Nonostante la sconfitta bruciante si captano segnali positivi e complice la condizione fisica e mentale in cui De Maio sembra essere incappato dopo alcuni attriti col tecnico, Donadoni li ripropone contro l’Inter e in questa partita abbiamo forse la migliore prestazione del Bologna da un anno e mezzo a questa parte. Anche Gonzalez ed Helander fanno un figurone neutralizzando Icardi e compagni. Si confermano nelle valutazioni anche nella sfida a Reggio Emilia contro il Sassuolo in cui il mister opta per una difesa a 3 causa l’assenza di Destro e di Di Francesco. Se nei passati anni a Palermo il costaricano aveva agito prevalentemente nella difesa a tre centrali, in questa trasferta si è notato perfettamente: sicuro, pronto nei movimenti, a proprio agio.
Il Bologna scopre una risorsa, una coppia di centrali con soprannome simile, a dividerli solo una semplice “P” ma il riscatto e la voglia di fare è la stessa.