Il Chelsea risale la china e si prende il derby di Londra vincendo per 0-2 fuori casa contro l’Arsenal allenato da Wenger.
Le Formazioni Iniziali
ARSENAL (4-2-3-1): Cech; Bellerin, Gabriel, Koscielny, Monreal; Cazorla, Coquelin; Ramsey, Ozil, Sanchez; Walcott
CHELSEA (4-2-3-1): Begovic; Ivanovic (c), Zouma, Cahill, Azpilicueta; Matic, Fabregas; Pedro, Oscar, Hazard; Diego Costa
-La cronaca-
Con una timida e tiepida stretta di mano tra Mourinho e Wenger, inizia il derby di Londra, Blues contro Gunners. Il Chelsea lancia Zouma al centro della difesa, al posto di capitan Terry, mentre l’Arsenal conferma Walcott a guidare l’attacco insieme a Sanchez. Gara bloccata, tattica e con pochi spunti. Walcott prova qualche offensiva in avanti, cosi come Hazard, che prova ad accendere la partita. Sul finire di primo tempo, succede quello che non ti aspetti: prima Pedro spaventa l’ex Cech con un missile, poi Diego Costa e Gabriel, vengono quasi alle mani. I due vengono ammoniti, ma dopo pochi secondi, Gabriel in maniera sciocca rifila un pestone al calciatore ex Atl. Madrid. Morale, rosso diretto ed Arsenal in dieci. La ripresa inizia subito con un altro effetto speciale: L’altro ex di giornata , Fabregas, calcia una punizione e Zouma di testa, fa secco Cech, facendo espodere Stamford Bridge. Il goal gasa la “banda” di Mourinho, che premono sul pulsante “Start”: Hazard spara un missile dai venti metri, ma Cech si supera con una paratissima. Ancora il giocatore del Belgio, protagonista all’ora di gioco con un bel diagonale, ma la palla non entra e Wenger respira. Nel finale, piove sul bagnato per l’Arsenal: Cazorla, già ammonito, si colora di giallo per la seconda volta e lascia i suoi in nove uomini. Il Chelsea decide di puntare su ritmi da andamento lento e l’Arsenal, in virtù della doppia espulsione, deve accettare a forza di cose, la colonna sonora imposta da Mou. Al minuto 90′, arriva il colpo del ko di Hazard, che con un tiro deviato, batte un incolpevole Cech e porta dalla parte blu di Londra, tre punti fondamentali per la rincorsa al tavolo delle grandi.