Bufera in serie C il Tribunale Federale Nazionale con le penalizzazioni modifica le classifiche dei campionati in corso
Ecco il Comunicato:
TFN: penalizzazioni per 5 società di Lega Pro. Inammissibile il ricorso
della Vibonese
Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto da Cesare
Mastrocola ha sanzionato cinque società di Lega Pro per violazioni
CO.VI.SO.C.: penalizzazione di 3 punti in classifica per l’Akragas Città dei
Templi, penalizzazione di 2 punti per l’Arezzo e penalizzazione di 1 punto per
Santarcangelo, Matera e Fidelis Andria.Inibizioni anche per i rispettivi dirigenti.
Sempre in merito a violazioni CO.VI.SO.C., il Tribunale Federale Nazionale ha
accolto il deferimento del Procuratore Federale, infliggendo l’inibizione di 10
mesi ad Antonio Caliendo, all’epoca dei fatti Amministratore unico e legale
rappresentante del Modena, e disponendo la penalizzazione di 5 punti in
classifica da scontarsi qualora la società emiliana si iscriva ad un qualsiasi
campionato organizzato dalla FIGC.
Il TFN ha infine dichiarato inammissibile il ricorso della Vibonese: la società
calabrese, retrocessa sul campo nella stagione 2016/2017 dopo la sconfitta nei
play out con il Catanzaro, a seguito della richiesta esclusione del Messina,
aveva chiesto di essere reintegrata nell’organico del campionato di Lega Pro
essendo la prima squadra esclusa dal campionato.Lo scorso agosto, dopo una prima dichiarazione di inammissibilità del ricorso
da parte del TribunaleFederale Nazionale, aveva proposto reclamo davanti alla Corte Federale
D’Appello, che accogliendo il ricorso aveva disposto la retrocessione del
Messina all’ultimo posto del Campionato di Lega Pro (stagione sportiva
2016/2017) determinando la possibile reintegrazione della Vibonese nel
Campionato di Serie C per la stagione sportiva 2017/2018.A seguito dell’impugnazione davanti al Collegio di Garanzia dello Sport da parte del
presidente della FIGC e della Lega Italiana Calcio Professionistico, le Sezioni
Unite del supremo organo di giustizia sportiva lo scorso 19 ottobre avevano
accolto il ricorso, annullando per l’effetto la decisione della Corte D’Appello
Federale e rinviando la questione al TFN per ogni successiva determinazione.