Il silenzioso e inquietante ridimensionamento della Roma


A pochissimi giorni dall’inizio del ritiro di Pinzolo, l’ambiente giallorosso ha più di un motivo per essere scettico. Pallotta dopo la gara vinta col Genoa, aveva infatti apertamente dichiarato che non ci sarebbero state cessioni importanti, ma questa primissima fase di mercato sembra totalmente contraddirlo.

GRAVI PERDITE

La Roma ha già perso il suo portiere, Wojciech Szczesny (manco a dirlo promesso sposo della Juve), già rimpiazzato da un Alisson che ha lanciato comunque buoni segnali in questi primi mesi nella capitale. Non dovrebbe rimanere indigesto l’imminente addio di Mario Rui per una cifra comunque notevole dopo l’infelice e sfortunata esperienza romana dell’ex Empoli. Dunque la situazione potrebbe non sembrare grave, peccato però che a queste due partenze vadano unite quella del giocatore più imprevedibile tra i giallorossi, in grado di spezzare la gara con le sue accelerazioni e quasi unico in Europa per caratteristiche. Ovviamente stiamo parlando di Mohammed Salah. Il “colpo di grazia” vero e proprio però sembra essere rappresentato dalle cessioni di Paredes e Rudiger, altri due elementi di enorme prospettiva che vanno a lasciare ulteriori lacune sia a centrocampo che in difesa. La situazione lascia poi ancor più perplessi soprattutto se si pensa alla carta d’identità di questi ragazzi nati tutti dopo il 1990 e sui quali bisognava assolutamente puntare. Tralasciando un’altra e più grave perdita: quella di Luciano Spalletti, uomo “burbero” ma vero valore aggiunto dell’ultima Roma che Eusebio Di Francesco proverà certamente a far dimenticare, ma al momento anche questo pare alquanto arduo.

MERCATO IN ENTRATA

Ma il mercato in entrata della Roma se vogliamo lascia ancora più dubbi di quello in uscita. In difesa bisognava sicuramente andare su un nome forte per sostituire il tedesco Rudiger, non serviva a nulla l’ultima figurina (Moreno) che va ad aggiungersi a un reparto già quantitativamente affollato (Fazio, Manolas, Jesus), malgrado la difficoltà a comporre una coppia affidabile con questi nomi. Che non sia Moreno il vero sostituto di Rudiger è una possibilità più che concreta, ma allora a cosa è servito l’acquisto del Messicano? E soprattutto sembra difficile trovare un grosso difensore senza andare a spendere cifre almeno vicine a quelle incassate per il tedesco (perché non tenerlo a questo punto?). Il centrocampo è stato invece privato dell’unico regista presente, sostituito da Gonsalons, ennesimo giocatore di “Lotta” come se già non bastassero Strootman, De Rossi e Nainggolan. Ancora indecifrabile invece il ritorno di Lorenzo Pellegrini, giovane che però per adesso non sembra essere dotato nè di una tecnica sopraffina nè di grandi doti atletiche. Se Atene piange, però Sparta non ride e infatti anche il reparto offensivo è un enorme rebus. Dzeko è l’unico sicuro di avere una maglia da titolare (si ripeterà?), al suo fianco per adesso uno tra El Sharaawy e Perotti (non esattamente due campioni) e dall’altra parte un Mister X che dovrà essere fenomenale a non far rimpiangere il vuoto lasciato da Salah. Mille dubbi, tanti errori e poche certezze, per adesso la coppia Monchi-Pallotta è bocciata, a loro ora la missione di capovolgere il giudizio.

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