Storia del rugby in Italia


Il rugby è uno sport amato anche da una buona parte degli italiani, anche se rimane sempre di nicchia se paragonato ad altre discipline di prima categoria maggiormente seguite.

Nonostante ciò, questo sport ha anche per l’italia un passato significativo e non così recente. Secondo alcuni, la nascita del rugby in Italia è da datarsi tra il 1890 ed il 1895, per merito della comunità inglese. Scopriamo di più sulla storia scritta nel nostro paese relativa a questa disciplina.

Sembrerebbe che la prima partita in veste ufficiale di rugby in Italia venne giocata a scopo dimostrativo nel lontano 1910 a Torino. Ma prima ancora, ovvero verso la fine dell’Ottocento, venivano disputati incontri amichevoli con la comunità britannica che viveva a quei tempi insediata a Genova. Da allora molte cose sono cambiate e tutt’oggi questo sport è molto apprezzato, nonostante il calcio rimanga sempre al primo posto come seguito.

Gli appassionati sportivi che amano tutto lo sport, sanno già che per divertirsi non bisogna per forza essere dei fan accaniti, ma si può, ad esempio, pronosticare i risultati delle partite da disputare, oppure divertirsi con le possibilità videoludiche.

Ci sono molti siti web che offrono informazioni dettagliate sulla vasta selezione di giochi sportivi disponibili per gli italiani e altre forme di intrattenimento. Ad esempio, questo sito web mostra un elenco superiore con siti di scommesse con giochi di sport. Scoprirai che basta uno smartphone per divertirti sempre e ovunque tu voglia, con giochi che evocano la passione per il tuo sport preferito, rugby incluso.

 

Scopriamo di più adesso sulla storia del rugby in Italia.

L’evoluzione del rugby italiano

Correva l’anno 1928, successivamente al primo incontro avvenuto a Torino, si sentì l’esigenza di realizzare la prima associazione nazionale. Nacque così la Federazione Italiana Rugby (FIR) e dopo poco tempo cominciò il primo campionato ufficiale di rugby italiano a sei squadre; fu l’Ambrosiana Milano a vincere il primo torneo.

Venne successivamente avviata una selezione per realizzare la squadra nazionale italiana. Fu compito della Federazione quello di scegliere solo i migliori giocatori italiani per disputare il primo incontro con un’altro paese, la Spagna.

Più avanti, nel 1933, si tenne il Torneo delle Cinque nazioni, dove presero parte l’Italia, Spagna, Cecoslovacchia, Germania e Romania. Come si può immaginare, Milano e successivamente Roma, divennero le capitali italiane del rugby nel nostro paese.

Il periodo della seconda guerra mondiale

A differenza di ciò che si possa pensare, questo periodo storico significativo ha permesso al rugby italiano di acquisire un’importanza sempre maggiore e ciò avviene per merito di alcuni membri delle truppe alleate. Con la loro esperienza diedero un certo apporto nella crescita evolutiva della disciplina così come affrontata a quei tempi in Italia.

Successivamente al periodo bellico cambierà la prospettiva geografica relativamente alle città connesse collegate al rugby. Località quali Rovigo, Treviso, Parma e L’Aquila diventano così protagoniste della scena di questo sport in Italia. Le squadre italiane nel corso del tempo acquisiranno anche atleti stranieri con caratteristiche di gioco eccezionali, un altro passo in avanti nella crescita del rugby italiano, nella direzione del presente così come tutti oggi lo conosciamo.

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