Sembra destino, o forse è nel suo DNA, che l’Inter non deve avere mai pace anche quando le cose vanno bene.
Come un fulmine a ciel sereno, anche se nell’aria da tempo, arriva la notizia del siluramento del Direttore Sportivo Marco Fassone
MILANO – Quella che mercoledì e giovedì era un’indiscrezione, cioè l’addio di Marco Fassone dall’Inter, è diventata realtà nella giornata d’oggi con un comunicato che forse era già preparato da tempo.
Già, preparato da tempo… da quel giorno di novembre, quando Thohir esonerò Mazzarri. Secondo fonti bene informate sembra che Thohir non abbia digerito la vicenda Mazzarri portato all’Inter proprio da Marco Fassone e che prima dell’inizio della scorsa stagione, aveva spinto per il rinnovo del tecnico con un contratto di oltre tre millioni netti, che ancora oggi costa sangue.
A questa vicenda c’è da legare lo scambio Guarin-Vucinic voluto sia da Fassone che da Mazzarri e saltato per la rivolta dei tifosi e il fatto che il Direttore Generale non è mai stato amato dai tifosi per il suo passato (specialmente per una foto ingenuamente pubblicata).
Con lui sparisce quel legame che l’Inter aveva con la vecchia gestione Morattiana. Voluto da Moratti, Fassone era inizialmente a capo del progetto stadio, poi il passaggio del pacchetto azionario da Moratti a Thohir. Con l’avvento dell’uomo dell’est e con l’insediamento del suo uomo di fiducia Michael Bolingbroke, la sua importanza nelle stanze di Corso Vittorio Emmanuele diminuiva giorno dopo giorno, tanto che fu esiliato ad Appiano Gentile dove venerdì è salito per salutare tutti e pare che non sia riuscito a trattenere le lacrime quando nel chiuso dello spogliatoio salutava la squadra.
Per correttezza di cronaca dobbiamo riconoscere a Marco Fassone il grande lavoro fatto durante l’ultimo calciomercato, dove all’Inter sono arrivati gente del calibro di Miranda, Murillo, Jovetic, Ljajic, Mello, Telles e i due fiori all’occhiello Kondogbia e Peresic per i quali l’ormai ex DS ha avuto un ruolo importante.
Adesso all’Inter comincia il toto sostituto anche se nell’immediato sarà Michael Bolingbroke a prenderne il posto, mentre Zanetti avrà più spazio e importanza in seno alla società. Sulla lista di Thohir figurano i nomi di Pierpaolo Marino, ex d.g. dell’Atalanta, Giovanni Gardini, attuale d.g. del Verona (con Mancini lavorò alla Lazio), Roberto Zanzi, ex d.g. di Atalanta e Bologna e, dulcis in fundo, Franco Baldini, oggi al Tottenham.
Ecco il comunicato della società Inter per voce del suo CEO Michael Bolingbroke: “Vorremmo ringraziare Marco per il suo lavoro nei tre anni trascorsi all’Inter. Ha sempre fatto del suo meglio per la Società, gli auguriamo ogni successo per il futuro”.
Per la società neroazzurra si apre un nuovo capitolo.