Da quando è arrivata l’ufficialità, in casa Sunderland non si fa altro che parlarne: Sam Allardyce tenterà di nuovo l’esperienza tra le fila dei Black Cats.
Ovviamente questa avventura non lo vedrà giocare all’interno del rettangolo verde vista l’età, ma avrà il compito di gestire la squadra dalla panchina per portarla alla salvezza che, vista l’attuale situazione, avrebbe del miracoloso anche se siamo solo a inizio campionato.
Allardyce è un ex difensore centrale nato il 19 ottobre 1954 a Dudley (Inghilterra), che ha avuto carriera da giocatore piuttosto lunga e burrascosa, visti i numerosi cambi di maglia.
Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili con il Bolton Wanderers, esordisce in prima squadra nel 1973 con i Trotters ma, dopo ben 7 stagioni, cambia aria scegliendo proprio il Sunderland.
Con i Black Cats però, la sua esperienza non fu delle più produttive e positive: dopo una sola stagione (ricca di svarioni), Sam Allardyce lascia il Sunderland con un bottino personale molto ridotto, con 25 sole presenze in campionato condite da 2 gol.
Nelle successive cinque stagioni cambia ben cinque squadre: il Millwall, il Tampa Bay Rowdies (squadra militante nel campionato statunitense), il Coventry City, l’Huddersfield Town ed infine il Bolton.
Il suo ritorno a Bolton non fu però dei più felici e collezionò soltanto 14 presenze in un’intera stagione ed a fine anno, venne ceduto al Preston North End dove riuscì finalmente a ritrovare una propria dimensione e giocò con i Lilywhites per tre stagioni, tornando a disputare campionati ad alti livelli.
Nel 1989, ormai a fine carriera, venne di nuovo ceduto, questa volta al West Bromwich Albion dove dopo un breve periodo da giocatore, cominciò ad assaporare la panchina, diventando vice-allenatore.
Dopo due stagioni Allardyce si accorse che non era ancora arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo e tornò a giocare, con il doppio ruolo di allenatore-giocatore (vivendo la prima vera stagione da tecnico) tra le fila di una squadra irlandese: il Limerick Football Club. Nel 1992 ci fu il ritorno al Preston North End, sempre con le vesti di allenatore-giocatore ma, dopo sei mesi decise che era arrivato il momento di lasciare il calcio giocato e cominciò a dedicarsi a tempo pieno a fare il manager.
Dopo il ritiro visse due brevi esperienze con Blackpool e Notts County, ma successivamente arrivò forse la parte più importante della sua carriera: il terzo ritorno al Bolton.
Allardyce guidò i Trotters per ben 8 stagioni, dal 1999 fino al 2007, affermandosi a soprattutto a livello nazionale raggiungendo un’insperata promozione in Premier League, battendo ai playoff il suo ex club d’appartenenza, il Preston North End, e qualificandosi nel 2004-2005 alla Coppa Uefa.
Finita la sua avventura al Bolton, il manager inglese disputò una stagione con il Newcastle e due alla guida del Blackburn, dove raggiunse un’incredibile salvezza nel 2009-2010.
Nel 2011 accettò la sfida con il West Ham, riportandolo in Premier League e guidandolo alla salvezza nel massimo campionato nelle stagioni successive fino a quando, nel luglio del 2015, causa mancato rinnovo di contratto fu costretto a lasciare gli Irons.
Ora, iniziata la nuova stagione, Allardyce si è ritrovato senza squadra ed il Sunderland, a seguito dell’esonero di Dick Advocaat, non si è lasciato sfuggire l’opportunità e gli ha consentito di tornare, forse anche per rivalutare la sua esperienza da giocatore con i Black Cats.
Chissà che riesca ancora in un’impresa il buon vecchio BigSam (chiamato così a causa della sua stazza imponente: è alto 1.90), conducendo alla salvezza il Sunderland e far ricredere i tifosi che lo hanno criticato.