Nella sfida per il sesto posto netta affermazione del Milan, oltre il risultato, su una Sampdoria da cui ci si aspettava di più.
Primo tempo
Dopo qualche minuto di studio la partita si infiamma al 5′ per un rigore concesso al Milan per fallo di mano di Linetty. Ma Viviano ipnotizza Rodriguez e devia in angolo alla sua sinistra.
La Sampdoria aggredisce molto alto anche se non riesce a creare pericoli. Il Milan riparte molto bene sulle fasce con azioni ficcanti in verticale. Soprattutto sulla destra con Suso e Calabria. E infatti da questo asse nasce il gol del vantaggio rossonero: palla messa in mezzo dove viene ribadita in rete da Bonaventura. 1 a 0 al 13′.
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Milan squadra in fiducia
Milan squadra in fiducia e si vede. La Sampdoria fa possesso palla ma non incide. Al 36′, però, su un cross dalla destra, Calabria tocca di mano in area ma Doveri non concede il rigore, dopo aver consultato il VAR. L’impressione che rimane è invece che il penalty ci fosse.
La Sampdoria si innervosisce e Linetty viene ammonito per un fallo su Suso. Quando il Milan affonda fa male e al 43′ raddoppia, ma il gol, realizzato da Bonucci a seguito di uno schema su punizione, è annullato per fuorigioco del difensore, rilevato dal VAR.
Termina così la prima frazione di gara.
Secondo tempo
Sampdoria che prova a spingere ma si perde sulla trequarti e non arriva mai a impensierire Donnarumma. Milan che riparte trovando spazi invitanti e mostrando di poter sempre essere pericoloso come accade al 7′ con Calhanoglu che scheggia la traversa dopo una bella azione personale.
Giampaolo prova a correre ai ripari sostituendo Barreto con Verre e Zapata con Caprari. Ma la Samp continua a subire le verticalizzazioni rossonere. I pericoli arrivano sempre da Calabria e Suso da una parte e Rodriguez e Calhanoglu dall’altra. Su cross di quest’ultimo, al 13′, Suso prova al volo ma calcia abbondantemente a lato.
Al 26′ è il turno di Kownacki, che prende il posto di Ramirez. Ma il trend dell’incontro non cambia.
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Fioccano le occasioni per i padroni di casa: al 30′ gran tiro dal limite di Calhanoglu, ma Viviano devia in corner.
Al 41′ Il Milan reclama un calcio di rigore, per un contatto in area tra Bereszynski e Calhanoglu che però non presenta gli estremi per assegnare la massima punizione.
Al 42′ ancora un’occasione per il Milan ma Viviano si esalta ancora su Calabria, arrivato a tu per tu con il portiere blucerchiato.
E, due minuti dopo, la Sampdoria, nell’unico pericolo creato, in tutta la partita, alla porta rossonera, sfiora il pari con Caprari, che su cross di Quagliarella, calcia a lato da due passi (44′).
Vittoria meritata del Milan
Vince così meritatamente il Milan. Ottima partita dei rossoneri che hanno sovrastato i blucerchiati sul piano tattico e tecnico e sono apparsi molto più motivati. Troppo molle la Sampdoria di questa sera, raggiunta al sesto posto proprio dalla squadra di Gattuso. Un passaggio a vuoto che non ci voleva in questo momento. Migliore in campo Viviano, il che è significativo.
Il tabellino:
Milan-Sampdoria 1-0
Milan (4-3-3): Donnarumma G.; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Montolivo (dal 39′ s.t. Locatelli), Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (dal 27′ s.t. André Silva), Calhanoglu. A disposizione: Donnarumma A., Guarnone, Abate, Antonelli, Gomez, Musacchio, Zapata, Mauri, Borini, Tsadjout. Allenatore: Gattuso.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (dal 9′ s.t. Verre), Torreira, Linetty; Ramirez (dal 26′ s.t. Kownacki); Quagliarella, Zapata (dal 9′ s.t. Caprari). A disposizione: Krapikas, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Regini, Capezzi, Tessiore, Ercolano. Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Doveri di Roma. Assistenti: Lo Cicero e Vivenzi di Brescia. Quarto ufficiale: La Penna di Roma. VAR: Mazzoleni di Bergamo. AVAR: Paganessi di Bergamo.
Rete: p.t. 13′ Bonaventura.
Note: ammoniti al 39′ p.t. Linetty, all’8′ s.t. Ferrari, al 25′ s.t. Bonaventura e al 33′ s.t. Verre; recupero 1′ p.t e 3′ s.t.