La Sampdoria esce con un pari dal “Bentegodi” e sicuramente con un po’ di rammarico. La partita, infatti, per larghi tratti controllata, pur non brillando, avrebbe potuto avere un esito diverso.
Primo tempo
La squadra di Giampaolo si schiera con il collaudato 4-3-1-2 in cui però cambiano, come annunciato alla vigilia, alcuni interpreti.
Infatti, la difesa blucerchiata schiera ai lati Bereszynski e Murru, con Regini spostato al centro accanto a Silvestre; a centrocampo gioca da subito Linetty, insieme a Torreira e Praet; novità anche in attacco, dove Alvarez si muove alle spalle delle punte Quagliarella e Caprari, quest’ultimo schierato al posto di Zapata.
Sampdoria subito in avanti
Sampdoria subito in avanti: controllo e circolazione di palla; il Verona attende per ripartire. Tuttavia fino al quarto d’ora non succede nulla: qualche calcio d’angolo a favore dei blucerchiati che non crea pericoli. Al 13’ gran tiro di Caprari dalla distanza che impegna Nicolas, costretto a deviare in angolo.
Il Verona si scuote
Il Verona si scuote e crea un pericolo dopo qualche minuto con un gran cross di Bearzotti, il friulano dal cognome quasi “mundial”, che però non trova la deviazione vincente.
Adesso gli scaligeri hanno spostato in avanti il proprio baricentro, aggredendo più alti, e provano a farsi minacciosi. Cresce il livello agonistico dell’incontro e infatti ne fa le spese Caprari, ammonito al 19’.
Al 21’ si fa vedere ancora Bearzotti che, a seguito di una respinta dopo un calcio d’angolo, prova dalla distanza ma non trova la porta. Al 23’ è Valoti che, sotto misura, non riesce ad effettuare la deviazione vincente consentendo alla difesa doriana di liberare.
Poco dopo si vede finalmente Alvarez, un po’ in ombra, con un tiro dalla distanza da dimenticare (25’).
Partita più equilibrata in questa fase
Ora la partita è più equilibrata. Al 32’, punizione battuta da Torreira, ancora Alvarez si inserisce al momento giusto ma in spaccata non riesce nella deviazione vincente.
Al 42’ Verde, si mette in evidenza con un tiro da posizione angolata ma Puggioni non si fa sorprendere.
Il primo tempo termina senza alcun minuto di recupero.
Secondo tempo
Nella ripresa già al primo minuto comincia a scaldarsi Zapata.
Sampdoria che inizia in avanti con un altro piglio, quello che ci vuole per cercare di vincere la partita. Subito uno scambio ravvicinato tra Caprari e Quagliarella ma quest’ultimo non trova la porta (3’).
Entrano Zapata e Ramirez
Poco dopo, doppio cambio in casa Samp: Zapata per Quagliarella e Ramirez per Alvarez. Il colombiano è in gran forma, come ha fatto vedere a Torino, e il livello di pericolosità delle azioni blucerchiate aumenta.
Al 10’, infatti l’attaccante neo entrato manca di un soffio la deviazione vincente a seguito di un cross di Caprari.
La Sampdoria spinge ma lascia varchi invitanti
La Sampdoria spinge e il Verona prova a pungere in ripartenza, come succede al 13′ quando Puggioni è costretto a uscire di testa fuori area per anticipare Pazzini messo quasi a tu per tu col portiere ospite.
Il Doria cerca di chiudere i locali nella loro metà campo ma lascia anche invitanti spazi nelle retrovie e così corre diversi rischi; come succede al 22′ con il solito Pazzini che non riesce a sfruttare un cross di Romulo.
Poco dopo Zapata viene innescato magistralmente da Ramirez ma, anziché passare la palla a Caprari, solo in area, calcia verso la porta e l’azione sfuma (23’).
Al 25’ ancora Zapata salta il portiere ma non può calciare perché è troppo decentrato; serve quindi Ramirez il cui tiro è murato dalla difesa dei padroni di casa.
Due minuti dopo, però, solo una grande parata di Nicolas impedisce agli ospiti di passare in vantaggio: il portiere gialloblu riesce a ipnotizzare Caprari, servito ancora da Ramirez, in grande spolvero (27’).
Torreira grande trascinatore
Il Verona adesso è un po’ in difficoltà e Valoti viene ammonito al 29’ per una dura entrata su Torreira, uno dei migliori in campo: l’uruguaiano, infatti, a centrocampo detta legge e, nonostante il fisico minuto, recupera una marea di palloni trascinando la propria squadra. A questo punto manca solo il gol, che però non arriva.
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Pecchia sostituisce Pazzini
Alla mezz’ora Pecchia sostituisce Pazzini con il giovane Kean e viene impietosamente beccato dal pubblico.
Al 32’ errore difensivo di Bereszynski e ripartenza di Bessa, ma Puggioni si esalta ancora ed evita la beffa.
Un minuto dopo i veneti sostituiscono Valoti con Zaccagni.
Al 37′ ancora un errore doriano con palla a Kean che però conclude alto.
La partita volge al termine e la Sampdoria tenta gli ultimi assalti
Al 39′ gran tiro di Ramirez dalla distanza, bellissima partita la sua, ma Nicolas dice ancora di no.
Al 40’ su una ripartenza deve metterci una pezza Bereszynski.
Gli ultimi minuti sono solo della Sampdoria
Negli ultimi minuti gli uomini di Giampaolo tentano in tutti i modi di vincere la partita.
L’arbitro concede quattro minuti di recupero.
Al 45’ Verre esordisce con i blucerchiati sostituendo Linetty
Clamoroso palo colpito da Zapata
Al primo minuto di recupero, su un cross in area, Zapata colpisce benissimo di testa indirizzando il pallone verso l’angolo opposto ma Caracciolo riesce a sfiorarlo e deviarlo sul palo. Il colombiano avrebbe meritato il gol.
Non succede più nulla e l’arbitro manda tutti sotto la doccia.
Un punto guadagnato o due punti persi?
Alla fine è maggiore il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato oppure la soddisfazione per aver mantenuto l’imbattibilità e avuto conferma di essere in crescita dal punto di vista del gioco?
La Sampdoria torna da Verona con questo dilemma. Certo, se il pallone colpito di testa da Zapata, a tempo abbondantemente scaduto, fosse entrato, e non si fosse invece stampato sul palo, il dilemma non sarebbe neanche esistito.
Il secondo tempo è stato sicuramente migliore del primo, grazie anche alle sostituzioni che hanno cambiato l’andamento della partita. Gente come Ramirez, Torreira, Zapata e lo stesso Quagliarella è già in forma.
Bisogna affinare determinati meccanismi, che devono essere assimilati anche dai nuovi acquisti, ma la strada sembra quella giusta e quindi bisogna insistere.
Adesso testa al Milan, una partita che, come si suol dire, “si carica da sola”.
Il tabellino:
Hellas Verona – Sampdoria 0-0
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Bearzotti, Caracciolo, Heaurtaux, Romulo; Fossati (dal 41′ s.t. Buchel), Zuculini, Bessa; Valoti (dal 33′ s.t. Zaccagni), Pazzini (dal 30′ s.t. Kean), Verde. A disposizione: Silvestri, Coppola, Laner, Caceres, Cerci, Tupta. Allenatore:Pecchia.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Regini, Murru; Linetty (dal 45′ s.t. Verre), Torreira, Praet; Alvarez (dal 6′ s.t. Ramirez); Quagliarella (dal 6′ s.t. Zapata), Caprari. A disposizione: Hutvagner, Tozzo, Andersen, Sala, Ferrari, Strinic, Capezzi, Barreto, Kownacki. Allenatore: Giampaolo.
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo. Assistenti: Prenna di Molfetta e Bindoni di Venezia. Quarto ufficiale: Chiffi di Padova. VAR: Giacomelli di Trieste. Assistente VAR: Valeriani di Ravenna.
NOTE: ammoniti al 19′ p.t. Caprari, al 31′ p.t. Zuculini, al 29′ s.t. Valoti e al 45’+4′ s.t. Kean; recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.