Sampdoria a testa alta contro la Juve, ma è ancora una sconfitta


La Juve passa nella Marassi blucerchiata e mantiene inalterato il proprio ruolino di marcia verso lo scudetto. Ma la Sampdoria stavolta, a differenza dell’andata, è stata in partita, tanto da far soffrire la corazzata bianconera fino alla fine, provocando un’altra delle ormai celebri sfuriate di Allegri.

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Le statistiche

Le statistiche, prima di questa partita, sono contro i blucerchiati: la Sampdoria ha battuto le Juve solo 6 volte negli ultimi 30 anni. Inoltre Giampaolo, da quando allena, ha affrontato i bianconeri  9 volte rimediando altrettante sconfitte.

Buffon a un passo dalla storia

In questa serata Buffon è a 65  minuti dalla storia: dopo la partita, infatti, diventerà il giocatore della Juve con più minuti in serie A, superando Giampiero Boniperti.

Primo tempo  

La Sampdoria si schiera con il consueto 4-3-1-2, con Sala, Silvestre, Skriniar e Regini davanti a Puggioni (che sostituisce lo squalificato Viviano), Linetty, Barreto e Torreira a centrocampo e Bruno Fernandes alle spalle di Muriel e Quagliarella.

La Juventus opta per un 4-2-3-1 con Dani Alves, Barzagli, Rugani e Asamoah davanti a Buffon, Khedira e Pjanic davanti alla difesa; in avanti, tridente formato da Cuadrado, Dybala e Mandzukic dietro Higuain.

Pronti via e c’è subito una girata del Pipita parata da Puggioni (2’).  Subito dopo è Quagliarella a rendersi pericoloso con un’incursione in area ma Muriel scivola al momento di intercettare il pallone (4’).  La partita è molto intensa, le due squadre non si risparmiano. Bruno Fernandes imbecca in profondità lo stesso attaccante stabiese il cui tiro finisce sul fondo.

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Subito dopo, praticamente alla prima incursione, la Juve va in gol: su assist di Asamoah dalla fascia sinistra, Cuadrado si fa trovare pronto sottoporta e mette in rete di testa da due passi (7’). Nell’occasione, difesa della Samp completamente sorpresa.

I bianconeri cominciano ora a macinare gioco  e a far girare la palla; operano un pressing feroce sui portatori di palla doriani, impedendo loro di costruire l’azione attraverso la chiusura di ogni linea di passaggio.  I padroni di casa soffrono sulla parte sinistra del loro schieramento dove non riescono a contrastare le incursioni di  Cuadrado, sulla fascia, e di Dybala, che svaria prevalentemente sul centro destra del proprio attacco.

Dopo un buon inizio, il gol subìto ha un po’ frenato l’entusiasmo blucerchiato. Al 19’ un grave errore di Linetty mette Higuain davanti a Puggioni che però si supera ed evita il raddoppio bianconero. La Juve sembra prendere il sopravvento ma la Samp stringe i denti.

Al 25’ i padroni di casa ottengono una punizione dal limite per fallo di Pjanic, che però non ha esito. Poco dopo, Dybala avverte un fastidio (forse contrattura) ed è costretto a uscire, sostituito dal croato Pjaca (28’).

La Samp cerca di ripartire in qualche modo  ma non riesce a impensierire una difesa granitica come quella ospite, rinforzata anche dai rientri degli attaccanti, in particolare Mandzukic che al 32’ impedisce a Quagliarella di rendersi pericoloso.

Al 39’ l’attaccante stabiese, su cross di Sala, si esibisce in una delle sue tipiche conclusioni in acrobazia ma non impensierisce Buffon. Allo scadere della prima frazione di gioco Puggioni deve compiere un altro miracolo su Higuain.

Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo: il risultato sta stretto alla Juve ma la Samp è ancora viva.

Secondo tempo

Si riprende e i blucerchiati cercano con coraggio di mettere in discussione il risultato: provano a spingere sulle fasce con Sala e Regini che però devono vedersela con Cuadrado e Mandzukic, molto efficaci anche in copertura. Al 5’ Quagliarella impegna Buffon con un tiro a giro.

Al 9’ prima sostituzione Samp: Shick prende il posto di Bruno Fernandes.

La Sampdoria si riprende

I blucerchiati sembrano riprendersi: al 12’ un bel cross di Quagliarella non viene sfruttato da Muriel. Poco dopo, la Juve fallisce un invitante contropiede con Khedira che sbaglia l’ultimo passaggio (13’).

Al 18’ è il momento di Praet che prende il posto di Torreira.

La Sampdoria cerca di spingere e la Juve si limita contenere per colpire poi in contropiede.

Il solito Shick si mette in mostra al 18’: servito da Muriel, si trova solo davanti a Buffon ma Asamoah salva i bianconeri impedendo all’attaccante ceco di andare al tiro. La Samp crea ma non riesce a finalizzare.

Due minuti dopo, al 20’, Buffon raggiunge il suo record.  Al 28’ Allegri sostituisce Cuadrado con Lemina.

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Poco dopo è costretto a uscire anche Shick per infortunio, sostituito da Djuricic. Al 34’ è Praet a incunearsi in area, ma sul suo traversone non arriva nessuno. Si lotta in mezzo al campo e Dani Alves e Regini sono ammoniti al 39’.

A cinque minuti dalla fine, altra rovesciata di Quagliarella, ancora alta. I blucerchiati tentano il tutto per tutto e gli ospiti vanno un po’ in sofferenza, tanto che Allegri pensa di cautelarsi inserendo Liechtsteiner al posto di Higuain (41’). A un minuto dalla fine ancora Fabio al tiro, debole, e Buffon si salva.

Tagliavento concede 5’ di recupero e i blucerchiati si riversano in avanti, non avendo più niente da perdere. Ma oltre ad un colpo di testa, alto, di Regini, non succede più nulla.

Fine della serie utile

Si interrompe quindi, dopo 7 giornate, la serie utile della Sampdoria. La squadra di Giampaolo esce però a testa alta da questo incontro, avendo giocato alla pari, o quasi, con i Campioni d’Italia per quasi tutta la durata dello stesso: con un maggiore cinismo sotto porta sarebbe stato possibile conquistare un pareggio che non avrebbe fatto gridare allo scandalo.

 

IL TABELLINO DI SAMPDORIA-JUVENTUS 0-1

 SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira (Prate dal 18’ s.t.), Linetty; Fernandes (Schick dall’8’ s.t.; Djuricic dal 30’ s.t.); Quagliarella, Muriel (Krapikas, Falcone, Simic, Dodò, Alvarez, Palombo, Pavlovic, Bereszynsku, Budimir) All. Giampaolo

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Rugani, Barzagli, Asamoah; Khedira, Pjanic; Cuadrado (Lemina dal 28’ s.t.), Dybala (Pjaça dal 28’ p.t.), Mandzukic; Higuain (Lichtsteiner dal 40’ s.t.). (Neto, Audero, Chiellini, Marchisio, Sandro, Bonucci, Sturaro, Rincon, Kean). All. Allegri

ARBITRO: Tagliavento di Terni

MARCATORE: Cuadrado (J) al 7’ del p.t.

 

 

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