Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain. Due professionisti, fino a due anni fa, lontani anni luce.
Sarri-Higuain, chi lo avrebbe detto mai?
L’argentino giocava nella sua nazionale, l’Albiceleste, dove era ed è un pilastro e che appena un anno e mezzo fa, si giocava la finale della FIFA World Cup, in Brasile, contro la Germania. L’altro, invece, nello stesso periodo, conquistava la promozione in serie A con il suo Empoli e poco dopo esordva in serie A per la prima volta da allenatore, dopo una gavetta durata circa quindici anni tra campi di Lega Pro e Serie B.
Le dichiarazioni del tecnico toscano (che il destino fece nascere a Bacoli, vicino Napoli) ad inizio stagione furono volte a far ritornare il sorriso al Pipita, in quanto, a suo modesto parere, l’attaccante del Napoli non giocando sereno, non riusciva a dare il 100 %. Aggiungendo, poi, che se Gonzalo non riuscirà a vincere nei prossimi anni il Pallone D’oro, sarà solo ed esclusivamente colpa sua, in quanto il numero 9 del Napoli non avrebbe niente da invidiare ai vari Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar.
Forse, proprio questo comportamento di Sarri ha fatto scattare la scintilla, un feeling particolare basato sulla fiducia reciproca, sulla stima, sull’affetto premuroso ma anche severo, a fin di bene di un padre verso un figlio, che sa che il suo ragazzo ha le potenzialità per far molto, molto di più e meglio.
Sarri-Higuain, storia di calcio
A Bergamo, Higuain ha voluto abbracciare Maurizio Sarri, il tecnico era distratto, nemmeno se ne è accorto, ma il Pipita lo ha cercato, forse per riconoscenza, forse per dirgli ” Mister, ti voglio bene, grazie per i tuoi consigli, hai visto ho segnato”. Sarri-Higuain. Tutto in un abbraccio.