Serie A, un patrimonio da non sperperare


Vigorito

Come affermato anche dal Presidente Vigorito, l’esperienza seppur negativa di questa stagione, deve essere un trampolino di lancio per riprovarci sin da subito. Il Presidente, come ormai da abitudine, non si tirerà indietro ed ha già avviato la macchina operativa per essere competitivi sin da subito per la prossima stagione in cadetteria.

La Rosa

Ripartire, pero da chi? E’ questo l’interrogativo più grande che tiene banco nell’ambiente giallorosso. La squadra senza dubbio, almeno da gennaio, ha dimostrato di essere di qualità e di conseguenza mantenere il blocco portante è l’auspicio di molti tra i tifosi giallorossi.

Tra prestiti, opzioni e riscatti però resta dubbio chi veramente resterà ai piedi della dormiente per riprovarci ancora. Ripartire da Puggioni è d’obbligo, contratto pluriennale, tanta tanta esperienza e carisma da vendere  aldilà delle doti strettamente tecniche. In difesa rientrerà Lucioni, Antei sarà riscattato e probabilmente resterà; Djimsiti tornerà all’Atalanta(anche se il Benevento gode di un opzione sul giocatore) e Tosca al Betis, qualche possbilità ci sarebbe invece per il ritorno di Camporese, in prestito secco al Foggia. Sugli esterni il Benevento conterà sulla spinta di Letizia(a meno di clamorose offerte dalla A) e sulla voglia di riscatto di Di Chiara. In mediana Del Pinto dovrebbe rinnovare a giorni, mentre Viola dovrebbe rimanere, dubbia la situazione di Sandro, ma molto difficile che resti, Memushaj è sotto contratto, ma sembra fuori dai piani, rientrerà Chibsah in caso di non-promozione del Frosinone. Djuricic resterà un sogno. In avanti Iemmello e Coda(che per la B è un lusso) promettono gol a grappoli; dovrebbe restare, come da lui dichiarato, anche la stellina giallorossa Brignola; da valutare Guilherme e D’Alessandro(tra 4 presenze scatta l’obbligo, ma non sembra poter rimanere).

 

De Zerbi

Per De Zerbi conteranno le motivazioni, la categoria non sarebbe assolutamente un problema(come già dimostrato a Foggia). Con lui il Benevento ha trovato gioco e soprattutto dignità. Apprezzato da molti e avvicinato ad allenatori di spessore internazionale, il tecnico bresciano ha dimostrato di saperci fare, ma i risultati non sono dalla sua parte e in generale in carriera non ha mai lasciato il segno negli almanacchi. Un anno in Serie B potrebbe servire per consacrarsi e tornare in A con tutt’altre aspettative. Molto probabile comunque il suo rinnovo.

L’ambiente

Se la squadra è ormai alle porte della retrocessione, è probabilmente da scudetto il cammino dei tifosi in questo primo anno di Serie A. Come era anche lecito aspettarsi da una piazza cosi calda e passionale, i tifosi giallorossi hanno fatto registrare il sold-out in quasi tutti gli stadi italiani e tra le mure amiche hanno offerto uno spettacolo a tratti commuovente. Mantenere quest’entusiasmo è d’obbligo. Il Benevento nelle ultime stagioni sta scrivendo la storia e questo senso di appartenenza venutosi a creare deve essere la base per un futuro di nuovo nel calcio che conta.

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