Il Siracusa riconquista la vetta dopo una rincorsa senza fine. Catania e Sibilli regalano la vittoria.
A Siracusa tutti collegati ovunque tra lavoro, macchina o casa per seguire questa partita con il cuore e la mente. Un gruppo di tifosi presenti tra gli spalti e squadra schierata con D’Alessandro tra i pali, Marghi, Dentice, Baiocco, Vindigni, Chiavaro, Barbiero, Giordano, Dezai, Catania, Savanarola.
La partita inizia in salita con il vantaggio della Gelbison su un azione confusa ed una difesa smarrita e confusionaria.
“Non siamo partiti benissimo” dice il capitano Baiocco al termine della partita. Ma il Siracusa non ha mollato un centimetro attaccando in maniera continua finchè Dezai viene atterrato in area in maniera dubbia e l’arbitro decreta il rigore mandando sotto la doccia il difensore della Gelbison dopo essersi consultato con il guardialinee. Catania batte e realizza il penalty mandando in giubilio gli ultras della curva Anna e gli ascoltatori a casa.
Nel secondo tempo la situazione rimane stabile con gli azzurri sempre in avanti; entra Ricciardo al posto di Savanarola per dare più slancio in mezzo e tentare il tutto per tutto. Poco dopo Sibilli prima viene nettamente atterrato in area venendo ammonito per simulazione poi realizza un gol strepitoso che porta il Siracusa in vantaggio.
La partita finisce e può iniziare la festa visto il sorpasso ai danni di Cavese e Frattese. Siracusa che torna in vetta a pari punti con la Frattese ed adesso non deve più permettersi di sbagliare per poter tornare in Lega Pro.