SPAL–Cagliari 0-2
Il risultato che i saggi definiscono classico nel calcio, sopratutto se ottenuto con una rete per tempo.
Così come ha fatto oggi il Cagliari sul terreno di Ferrara mettendo definitivamente a tacere i rimasugli di ipotesi di battibecco tra la Società sarda e l’ex numero 22, ora in forze alla Spal.
Lui, oramai, è l’innominabile, come quella persona che tu sai chi nella Saga di Harry Potter non doveva essere nominata!
La foto quì sopra è estratta dal profilo Facebook pubblico di Vittorio Sanna, giornalista e radiocronista ufficiale delle partite del Cagliari: l’ironia sta nel fatto che l’ex n.22 sardo Twittò contro Sanna che per parlare di lui avrebbe dovuto lavarsi la bocca. Defininendolo Mr B. “l’ex n.22” non avrebbe avuto questa necessità.
Della serie: Ironia portami via !
La partita di Ferrara era anche la partita tra Pavoletti e proprio l’ex bomber rosso blu. Nessuno dei due ha vinto; largo al giovine Nicolò, classe 1997 che ha realizzato la rete del vantaggio al 17esimo della prima frazione di giuoco.
Di chi sto parlando ?
Dell’astro nascente, oramai Star della compagine rosso blu, Barella
ex Under 17, ex Under 19 ed ora titolare inamovibile nella Nazionale Under 21, Nicolò Barella sta splendendo sempre più sul palcoscenico della Serie A. Le Società interessate al gioiellino cagliaritano sono innumerevoli, sia nel bel paese sia all’estero. Chissà se riuscirà a mettere a tacere le sirene che lo vogliono lontano dalla Sardegna già dalla prossima stagione, chissà se seguirà il suo conterraneo Nicola Murru che questa estate è passata alla Sampdoria.
Chissà.
La speranza del popolo sardo è che il giovincello sbocci e rimanga al Cagliari come colui che da Leggiuno arrivò nel 1963 nel Capoluogo di Provincia della Regione Sardegna e mai più se ne andò, ancora osannato a 72 anni. Tutti a Cagliari sognano di arrivare a vedere qualcosa di più di una salvezza miserina, tutti vorrebbero vedere crescere in amore e pallone Nicolò e diventare il Capitano che dall’addio di Daniele Conti ha avuto diversi, forse troppi giocatori ad indossare forse senza eccessivo merito, quella fascia, quell’incombenza. Certo, il titolare ufficiale sarebbe un altro Daniele (Dessena), il Vice un Sardo DOC come Marco Sau, ma avere un Cagliaritano sarebbe tutta un’altra cosa.
Il Capitano deve essere uno come TOTTI, rappresentativo, da fare paura all’avversario solo enunciando il nome.
Barella sarà il Capitano del futuro per la squadra isolana ?
La Sardegna e tutti i tifosi del Cagliari se lo augurano.
Intanto, in una partita che ha incoronato il sardo Nicolò, un altro astro nascente ha dato spettaccolo e tenuto in vantaggio la squadra di Mister Rastelli: Alessio Cragno, da Fiesole (Firenze).
Definito “L’Uomo Cragno“, come a fare il verso all’ex Uomo Ragno Walter Zenga, Alessio, in una particolare azione (92esimo) ha mostrato di che pasta è fatto andando a levare dalla porta una deviazione maledetta del suo compagno Ionita; qualunque altro portiere non avrebbe potuto far altro che raccogliere la palla dal sacco, ed invece no, l’Uomo Cragno con un colpo di reni degno di Zenga l’ha levata.
Si era sul 2 a 0 per il Cagliari grazie anche alla rete fantastica di Joao Pedro che al 68esimo infilava nell’angolino alto alla sinistra del portiere un pallone imprendibile.
Il risultato sarebbe stato ancor più rotondo se Diego Farias non avesse fallito due occasioni clamorose (75° e 82°).
Risultato giusto, la Spal ha potuto poco; curioso alla fine il possesso di palla perfettamente identico, ossia 50% così come i titi in porta 3 a 3.
La foto in evidenza dell’articolo vuole ricordare il passato, ciò che l‘ex numero 22 era per il Cagliari, ciò che sarebbe potuto diventare se solo fosse rimasto. Sono discutibili certe dichiarazioni che i calciatori fanno com’anche il baciare la maglia, lo Scudetto della maglia da gioco, promettere fedeltà eterna e, in questo caso, di chiudere la carriera a Cagliari per poi prendere un’altra strada. I tifosi, TUTTI i Tifosi di TUTTE le squadra sono innamorati della PROPRIA e non accettano di essere menati per il naso; Borriello o non Borriello è il RISPETTO che i calciatori devono avere verso i TIFOSI.
Questa è una grave mancanza che loro hanno, detto in maniera generica; una mancanza certo dettata da una Società che fa dell’apparenza e del Dio Denaro i Valori rimasti, gli unici.
Rispetto è quello che si chiede, assieme all’onestà.