Spezia e Cagliari spreconi, pari (quasi) giusto


Spezia e Cagliari spreconi, pari (quasi) giusto

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Alla Sardegna Arena era di scena lo Spezia di Vincenzo Italiano.

Cagliari con assenze pesanti, una per reparto.

In difesa Godin , a centrocampo Nandez e in attacco Simeone, tutti per Covid.

Più Lykogiannis infortunato, per la difesa.

Prima frazione di gioco dominata dai liguri che chiudevano in vantaggio il tempo anche se sarebbe potuto essere doppio.

Infatti al minuto 23 Cragno diceva NO all’ex Farias, il Diego ex rossoblu col dente avvelenato si faceva parare una rete  che sembrava cosa fatta.

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Più tardi arrivava tuttavia la rete meritatissima.

Era il minuto 36 quando Bastoni dribblava come posseduto dall’anima di Re Diego Armando Maradona , oggi onorato in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa, liberandosi di tre avversari, crossava per lo smarcatissimo Gyasi che realizzava di piatto su un colpevole Cragno.

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Il portiere di Fiesole sarebbe dovuto uscire ed invece, come spesso capita, rimaneva in area piccola mettendo in difficoltà pure i compagni di reparto, colpevoli anche loro di immobilismo.

A suo merito due grandissime parate, al 23esimo su Farias e all’88esimo su Piccoli.

Tuttavia uno a zero e palla al centro.

Ci fosse stato il pubblico allo stadio al duplice fischio di Valerio Marini di Roma1 sarebbero piovuti fischi meritatati per la squadra di DiFra.

Come per magia al ritorno in campo gli stessi 11 ragazzi che aveva fatto quasi pena iniziavano con un piglio diverso la ripresa.

Alla prima vera occasione e al primo tiro in porta il Cagliari pareggiava con Joao Pedro che scagliava verso la porta di Provedel il tiro della rinascita dando speranza al popolo rossoblu tutto intorno alla squadra, ma da casa.

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Da quel momento tutte le certezze spezzine venivano spazzate incredibilmente per poi quasi finire quando Pavoletti inventava la giocata della domenica quando di tacco impattava il cross di Zappa che portava in vantaggio i rossoblu.

Di li a poco tre occasioni da rete, incluso un colpo di testa di Cerri che intanto aveva sostituito il “Pavo“, fallendo clamorosamente il 3-1.

Al minuto 70 Onuas, al minuto 78 Sottil falliscono il colpo del KO e poi la beffa.

In pieno recupero Klavan centrava in pieno il piede di un avversario, Piccoli, entrato al minuto 84.

Rigore netto, niente da dire e perfetta esecuzione di Nzola.

2-2 finale che alla fine è meritato per la mole di gioco prodotta dagli ospiti della prima frazione

RESOCONTO FILMATO DELLA GARA

RIFLESSIONI

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Nel primo tempo il Cagliari non ha mai tirato in porta un pallone.

Nella seconda frazione si sarebbe meritato ampiamente la vittoria.

Coi se e coi ma non si fa la storia del calcio, quella l’ha fatta solo Re Diego Armando, perciò accontentiamoci e pensiamo alla prossima gara in trasferta a Verona contro l’Hellas alle 12.30 domenica 6 gennaio.

Gli scaligeri vorranno vendicare la sconfitta in Coppa Italia, staremo a vedere.

DI FRANCESCO in sala stampa

“Avremmo voluto fare un primo tempo diverso, poi abbiamo rimesso qualcosina a posto.

Come se ci fossimo scaldati, dopo abbiamo giocato con più incisività e aggressività.

Credo meritassimo di vincere, ma è il calcio, se non ammazzi la gara succede così, potevamo gestirla meglio nel recupero.

Nel primo tempo volevo maggior movimento, eravamo un po’ troppo statici.

Nel secondo abbiamo avuto un piglio completamente diverso.

Poi nel calcio ci sta, fare un tempo un po’ così e l’altro molto meglio.

Per il secondo tempo di alto livello credo che ai punti avremmo meritato la vittoria.

Sono contento per Pavoletti, se devo essere sincero speravo anche io nel gol.

Ha sofferto tanto per il doppio infortunio e oggi ha risposto presente.

Il Covid è un pericolo dietro l’angolo, come il gol al 93′, è un nemico invisibile e dobbiamo farci i conti.

A vedere i quattro attaccanti mi son anche divertito, peccato non aver sfruttato tutte le occasioni.

Lo Spezia è una squadra con delle qualità e con un ottimo allenatore.

Hanno iniziato bene ma nel secondo tempo c’è stata una squadra in campo, siamo stati noi e anche in modo netto.

Nel primo tempo, per come stava andando, sarei stato contento del pareggio, per com’è andata dopo credo avremmo meritato la vittoria.”

CAGLIARI (4-2-3-1): Cragno; Zappa, Klavan, Walukiewicz, Carboni (73′ Tripaldelli); Marin, Rog; Ounas (77′ Faragò), Joao Pedro, Sottil (89′ Caligara); Pavoletti (77′ Cerri).
A disposizione: Aresti, Vicario; Pinna, Pisacane, Cusumano; Oliva; Tramoni, Contini.
Allenatore: Di Francesco.

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ferrer (46′ Sala), Terzi (63′ Chabot), Erlic, Bastoni; Estevez (63′ Deiola), Ricci (84′ Piccoli), Maggiore; Gyasi (80′ Agudelo), Nzola, Farias.
A disposizione: Rafael, Krapika; Marchizza, Salva, Ismajli, Vignali; Acampora, Agoume, Mastinu.
Allenatore: Italiano.

MARCATORI: 36′ Gyasi (S), 51′ Joao Pedro (C), 58′ Pavoletti (C), 93′ Nzola di rigore (S).

AMMONITI: 30′ Ferrer (S), 33′ Terzi (S), 43′ Estevez (S), 81′ Chabot (S).

ARBITRO: Marini di Roma1.

 

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