Per le interviste di Magazine Pragma, abbiamo raggiunto l’ex allenatore di Sassuolo e Juve Stabia, Fulvio Pea.
Intervista a cura di Francesco Valiante:
Mister, si è conclusa la seconda semifinale playoff. Le finaliste Foggia e Pisa. Come vede questa finale? Chi è la favorita?
Io credo che il Foggia sia la squadra favorita dall’inizio di stagione, sia per la qualità di gioco che il mister ha saputo creare, sia per le qualità tecniche della rosa, notevoli per la categoria. Anche se, a dire il vero, il Pisa ha saputo più volte sorprendere, con una buona solidità difensiva e con quell’imprevedibilità necessaria, dando sempre pochi punti di riferimento, e facendo della rapidità di esecuzioni, l’arma più pericolosa!
Sabato sera il Real Madrid ha alzato al cielo di Milano l’undicesima Champions League della sua storia. Lei trova sia stato un risultato giusto? Quale era per lei la favorita?
E’ stata una partita dove ai punti, probabilmente l’Atletico avrebbe meritato di più rispetto al verdetto finale, anche perché la prestigiosa coppa è arrivata da un calcio di rigore. Però chi ha trionfato e’stato sicuramente il calcio spagnolo che ha portato 3 squadre su 4 a giocare le due finali europee più importanti.
Si avvicinano gli europei,e l’Italia di Conte si prepara all’esordio. Sono state tante le critiche per la scarsa qualità e quantità di giocatori italiani. Lei come vede il problema dei giovani,quale potrebbe essere secondo lei un modo per trovare nuovi giovani emergenti magari anche da categoria come la Lega Pro?
La nostra Nazionale ha partecipato alle competizioni sempre avvolta da critiche, però poi, durante le gare, si è spesso contraddistinta, proprio così, come accadrà anche per l’Italia di Conte.
Le seconde squadre sono la via per aiutare i ragazzi a completare al meglio il processo di crescita, perché a 18 anni sono pochissimi i giocatori in grado di offrire prestazioni buone con la massima continuità…
Magari inscritte al campionato di Lega Pro dove il calcio è più pratico e meno accademico.
Mister, venendo a noi, che progetti ha per la prossima stagione? Sempre in ottica allenatore intendo.
Parlare di progetti oggi, è davvero difficile, perché se un club come il Milan offre un progetto di 7 gare al suo allenatore, figuriamoci quali progetti possono offrire a me!
Spero solo di trovare un club che riponga in me la sua fiducia, e quindi, mi dia la possibilità di ritornare quotidianamente sul campo, per “sfogare” la mia passione per questo gioco.
La breve parentesi a Castellammare forse non è stato un momento particolarmente memorabile della sua carriera,e le “colpe” di quell’anno probabilmente vanno date al destino e ad una rosa non proprio ottimale. Eppure il miglior rendimento la Juve Stabia lo ha ottenuto sotto la sua guida. Cosa può dirci della sua esperienza?
Sinceramente, e per questo ti ringrazio, pochissimi se ne erano accorti, dei tanti “numeri” cambiati positivamente nelle varie classifiche di rendimento. Però io sono stato bene e non smetterò mai di ricordare Castellammare come una parentesi positiva, sia per quello che tu hai ricordato sia per la professionalità di chi lavora tuttora quotidianamente per quei colori, compreso il presidente.
Si ringrazia Mister Fulvio Pea per questa intervista.