Tabù sfatato
Appena vista la formazione ufficiale domenica, la schiena di qualche tifoso attento alle statistiche sarà stata percorsa da un lungo brivido, a causa della mancata comparsa del nome “Nagy” nello schieramento iniziale. Come mai? I numeri parlano chiaro: 6 partite con l’ungherese in panchina e 0 vittorie. Solo 1 punto raccolto, quello figlio del finale-beffa di Marassi col Genoa. In questo modo il buon Adam è diventato una sorta di amuleto. Dopo ogni sconfitta in cui non era sceso in campo da buona parte del mondo Bologna veniva rispolverata la stessa frase: “Se senza Nagy il Bologna non hai mai vinto un motivo ci sarà.”
Questa volta però la fortuna e la caparbietà messa in campo dal Bologna hanno fatto svoltare la tradizione. Arriva così la prima partita in cui i rossoblu portano a casa il bottino pieno senza la partecipazione attiva del centrocampista. La Nagy-dipendenza non esiste. Il Bologna ha inanellato nell’ultimo periodo record negativi ma che sia proprio la trasferta di Reggio Emilia ad aprire un corso di positivi? Lo scopriremo solo vivendo.