Matteo Berrettini trionfa al Queen’s per il secondo anno consecutivo. L’azzurro batte con il punteggio di 7-5, 6-4 Filip Krajinovic in finale e conquista il settimo titolo in carriera.
Matteo Berrettini trionfa al Queen’s per il secondo anno consecutivo
Matteo Berrettini trionfa al Queen’s per il secondo anno consecutivo – Il numero uno italiano sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera dopo l’operazione alla mano che lo ha costretto a saltare tutta la stagione sulla terra battuta. La decisione di ripartire dai prati più famosi del circuito maggiore per non affrettare i tempi si è rivelata giusta. Berrettini ha infatti vinto nove partite su nove da quando è tornato a competere nel Tour e i numeri sono tutti dalla sua parte.
Il bis ottenuto al Queen’s rappresenta uno storico traguardo che solo sette giocatori erano riusciti a raggiungere, nessuno da debuttante ome il romano. Berrettini si è unito a questo straordinario gruppo composto da campioni del calibro di Lleyton Hewitt, Andy Roddick, Andy Murray, Ivan Lendl, Boris Becker, Jimmy Connors e John McEnroe.
Il settimo titolo conquistato in carriera è solo l’ennesima prova del suo “nuovo” status: quello che appartiene ai migliori tennisti del mondo. A Wimbledon, ora, tutto è veramente possibile.
Berrettini su Wimbledon: “Non sono favorito ma… “
“Dovevo spingere sull’acceleratore e l’ho fatto, sono orgoglioso del lavoro fatto con il team, di quanto sono riuscito a lottare in campo nonostante le difficoltà. Sono felice. Ho pianto quando ho abbracciato mio padre perchè anche lui stava piangendo. Difficile descrivere queste emozioni, a volte senti di non poter fare ciò che vorresti ed era ciò che era successo con l’ultimo infortunio” , ha spiegato Berrettini ai microfoni di Sky Sport.
“Ho saltato trofei importanti come Roma e ho dubitato del mio ritorno, di come il corpo si sarebbe adattato, se fossi stato ancora lo stesso. Difficile contenere le emozioni e non è nemmeno giusto farlo, tante persone mi sono state vicino e festeggiare con loro è una gioia in più. Dopo una buona settimana a Stoccarda c’era il rischio di accontentarsi e farsi fermare dalle difficoltà. Invece mi sono scavato dentro, ho trovato le energie giuste e ho difeso un titolo prestigioso” .
“Wimbledon? Favorito non lo so, ci sono sempre Novak Djokovic e Rafael Nadal, che ha vinto già due Slam e nessuno si aspettava vincesse in Australia. Sento di non essere ancora il favorito, ma so che posso farcela, che non posso nascondermi dietro un dito. L’obiettivo è fare un torneo importante, spero possano essere due settimane intense” .