Tennis, US Open: Jannik Sinner batte Taylor Fritz e vince il 2º Slam in carriera.Il tennista italiano ha dominato la finale contro l’idolo di casa sull’Arthur Ashe Stadium e si è imposto con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5 in in due ore e 15 minuti di gioco.
US Open – Sinner vince il 2º Slam in carriera
Alla fine, nonostante gli ultimi complicati mesi, Jannik Sinner è stato il più forte di tutti anche a New York.
L’altoatesino è diventato il primo italiano in grado di conquistare gli US Open nel torneo di singolare maschile, il secondo includendo il circuito femminile e l’impresa compiuta da Flavia Pennetta nel 2015.La questione doping ha impedito a Sinner, come ha ammesso in conferenza stampa, di godersi determinati momenti.
L’azzurro è riuscito a dimostrare subito la sua innocenza, perché la sostanza proibita trovata nel suo organismo – ovvero il Clostebol – era in realtà stata utilizzata dal suo ex fisioterapista per curare una ferita alla mano.
È proprio a Flushing Meadows, quando il Tribunale Indipendente dell’ITIA lo ha assolto spiegando bene il caso, che Sinner ha piano piano ritrovato il sorriso in campo e giocato con maggiore libertà.Il 23enne di San Candido ha gestito la finale con Taylor Fritz nel migliore dei modi e ci ha pensato la capacità di incidere nelle fasi cruciali del match a fare la differenza.
Per Sinner si tratta del secondo Major in carriera dopo il titolo conquistato agli Australian Open. È il terzo giocatore nell’Era Open capace di portare a casa i primi due Slam nella stessa stagione: record che condivide con Jimmy Connors e Guillermo Vilas. Nemmeno i Big 3 – Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal – hanno compiuto tale impresa.
Sinner si racconta: “Non ero più lo stesso”
In conferenza stampa, Sinner si è soffermato sul periodo più complicato finora fronteggiato nel suo cammino nel mondo del tennis. “È difficile descrivere tutto.Il mio team e le persone a me vicine sanno cosa ho passato negli ultimi mesi.
Non parliamo solo della settimana che ha preceduto questo torneo, ma una situazione durata mesi” , ha detto l’italiano.
“Cerco sempre di chiudermi con le persone e di capire cosa è successo per poi provare – in un certo modo – ad accettarlo.Ovviamente è stato molto difficile godermi certi momenti.
Anche il modo in cui mi comportavo o come entravo in campo in alcuni tornei non era più lo stesso di prima” .
“Chi mi conosce meglio si è accorto che qualcosa non andava.Ma durante questo torneo, pian piano, ho ricominciato a sentirmi un po’ come la vera persona che sono.
A prescindere dal risultato, questo torneo mi ha sicuramente aiutato.Ora avrò il tempo di riposarmi e poi tornare per la stagione in Cina” .
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