Come da consuetudine ecco i 3 migliori top e i 3 peggiori flop della 6a giornata di Serie A.
Top.
– Crotone. Finalmente anche il Crotone segna, vince e convince. 2-0 al derelitto Benevento grazie a due prodezze: una da fuori di Mandragora e un colpo di tacco di Trotta che libera in area Rohden per il gol che chiude il match. 70/75 minuti abbondanti di bel calcio per gli squali all’Ezio Scida e poi il crollo finale con il Benevento che quasi la riapre con il rigore sbagliato da Viola. Continuare così vuol dire salvezza, Nicola lo sa e sta già programmando l’ennesima penitenza oltre che come reinventarsi l’attacco senza Tumminello e Budimir.
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– Il trio Champions. E chi le ferma più quelle 3. Juve e Napoli da 6 vittorie di fila, Roma da 3. Numeri alla mano, in questa giornata hanno realizzato 10 gol e subiti solo 3. Inarrestabili. Dybala e Pjanic in stato di grazia da un lato, i colpi dei singoli azzurri dall’altro e in mezzo da terzi incomodi ci stanno Dzeko, El Shaarawy e tutti i difensori dell’Udinese, complici di aver regalato il risultato ai giallorossi. Corazzate da guerra.
– Bologna. 2º risultato utile e terza prestazione convincente di fila, che sia un caso? Dopo il risveglio di Firenze e il pareggio con l’Inter arriva la vittoria nel derby con il Sassuolo. La decide il baby Okwonkwo alla terza presenza in Serie A: provenienza vivavio del Bologna, al collo un campionato del mondo U20 con la sua Nigeria. Donadoni potrebbe aver trovato finalmente la retta via e con un Verdi così in forma fare risultato a Marassi, contro un Genoa in crisi e con 2 defezioni importanti, non è impresa poi cosi ardua.
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Bene ma non benissimo.
SPAL. Eccellente prestazione della compagine Ferrarese che sabato sera ha dato del filo da torcere al Napoli. Anche Diego Armando Maradona si è complimentato per prestazione e per il tifo dei ferraresi. Con uno Schiattarella in formato super che apre le marcature, Vicari e compagni che annullano l’uomo più in forma dei partenopei, Dries Mertens, e Viviani che da buon cecchino insacca alla prima occasione utile, la salvezza non è un miraggio. Tutto bene si, solo che il “non benissimo” si chiama Faouzi Ghoulam che la vince da solo con gol e assist: terzino di un’altra categoria.
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Flop.
– La proprietà commutativa del Milan. “Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia“, cita così la proprietà commutativa delle operazioni ed è esattamente ciò che sta accadendo al Milan. 3/4 dei titolari cambiati dalla scorsa stagione, totale rivoluzione di rosa e organico societario ma il Milan comunque doma e stravince con le piccole ma viene domato appena incontra una difficoltà. Le batoste contro Lazio e Sampdoria ne sono la conferma. Domenica a San Siro arriva la Roma che viene da 9 punti in una settimana e non vuole perdere il vagone delle prime della classe. Se la matematica non è un’opinione..
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– Daniele Baselli. Peccato davvero. Il buon Daniele Baselli questa volta si traveste da Bad Boy e in una ventina di minuti consegna il derby alla Torino bianconera che ringrazia di cuore. Il secondo giallo era evitabile perché un anticipo di piede in quella zona di campo e (per di più ritardo) sarebbe stato impensabile e impossibile da realizzare. Le proteste che hanno condito il tutto sono state inutili e infruttuose. È andata così, il ragazzo imparerà.
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– Benevento e Verona. Guardando in fondo alla classifica di serie A ci sono sempre loro, a braccetto. Benevento e Verona continuano la loro stagione facendosi deridere da tutte le formazioni che incontrano. Verona ancora battuto da una Lazio con una difesa inventata, Benevento umiliato anche in casa del Crotone da Mandragora e compagni. Carenza di risultati è sinonimo di panchine traballanti. Ultima spiaggia per Pecchia e Baroni?