L’Inter batte il Torino per 1-0 e torna in vetta alla classifica insieme alla Fiorentina. Il gol vittoria è di Kondogbia
Samir Handanovic 8 – Ancora sugli scudi quando ad inizio ripresa fa il solito doppio miracolo su Quagliarella e Belotti e salva il risultato. Un Samir cosi è manna dal cielo.
Jeison Murillo 7 – Ancora con Miranda il vero muro di questa Inter. Il colombiano fa vedere tutto il repertorio del vero difensore (dal 94’ Andrea Ranocchia s.v.).
Joao Miranda 7 – Stesso discorso fatto per il colombiano vale per il capitano della nazionale brasiliana. Tutto quello che fa mette il mestiere l’esperienza per tenere a bada gli attaccanti granata.
Juan Jesus 6,5 – Un solo errore nel primo tempo che favorisce l’inserimento del veloce Bruno Perez, poi sempre attento non concede nulla agli avversari.
Danilo D’Ambrosio 5,5 – Forse condizionato dai fischi dei suoi ex tifosi, va meglio nei secondi 45’ mettendo il piede per rinviare la palla che si ferma vicino alla linea di porta.
Felipe Melo 5,5 – Sembra soffrire il turno di squalifica come pure la posizione in campo. Perde molti palloni ma in compenso mette tutto anche la gamba quando serve senza essere ammonito. E questa è già una buona notizia.
Gary Medel 6 – Come sempre il solito guerriero davanti alla difesa anche se in alcune situazioni gli manca la lucidità.
Geoffrey Kondogbia 7 – Il miglior Kondogbia visto sin qui. Una prestazione condita col gol della vittoria, il francesino sembra aver imparato come si gioca nel campionato italiano.
Yuto Nagatomo 6 – Dalle sue parti agisce il veloce Bruno Perez col quale ingaggia una gara ad alta velocità. Nel primo tempo lo soffre ma nel secondo lo limita e addirittura lo attacca. Suo il calcio di punizione che dà il via al gol nerazzurro.
Rodrigo Palacio 6 – Ha il merito di far da sponda nell’azione del vantaggio interista; poi una gara di sacrifici, lavorando ai fianchi della retroguardia torinese (dal 76’ Adem Ljajic 5,5 – il suo ingresso dovrebbe dar respiro ai compagni cosa che non riesce a dare causa il forcing del toro).
Mauro Icardi 5,5 – Un’altra prova sotto tono anche se come compagno ha il vecchio Palacio. Per la verità ce la mette tutta ma il suo mestiere è fare i gol, cosa che non gli riesce per niente (dal 67’ Ivan Perisic 5,5 – patisce il fatto d’entrare a gara iniziata e non entra mai in partita).
All. Roberto Mancini 7 – Forse a molti non piacciono le continue rivoluzioni che fa ad ogni gara ma finché vince tanto di cappello per il modo di far sentire importante quasi tutto la rosa. La sua Inter forse non sarà mai bella da vedere ma funziona indipendentemente da chi gioca o dal modulo.