Tre moschettieri, unico obiettivo: fare il bene del Trapani Calcio. Una conferenza stampa dove si è delineato il futuro della squadra che si prepara a vivere un campionato intenso. Tanti temi affrontati dai protagonisti che verranno affrontati con grande determinazione.
“SIAMO PRONTI A RICOMINCIARE”
Il primo a essere intervistato è stato il Responsabile dell’Area Tecnica Fabrizio Salvatori. Con lui si è affrontato tanti argomenti dal suo rinnovo fino a parlare del mercato già iniziato:
“Sono contento di aver trovato l’intesa con il Presidente Morace. All’inizio avevo chiesto di rimanere solo a determinate condizioni, poi è stata la signora Morace a convincermi a rimanere. Poi si è verificata la vicenda Magalini come voi potete ben sapere e allora ho proposto un profilo interessante che possa fare bene e che ha grandi capacità. La società ha accettato la proposta di assumere come direttore sportivo Adriano Polenta che lo considero anche un amico. Adesso dobbiamo velocizzare con il mercato e dare al mister una squadra che affronti il ritiro a Spiazzo con serenità e grande determinazione. Ritornare in serie B? Perché no. Noi ci proviamo ma sappiamo che è dura. Il ruolo simile al direttore generale? Assolutamente no, è un ruolo abbastanza similare ma il mio è un ruolo tecnico. I giocatori sotto contratto? Sapete che Coronado è vicino al Palermo. A parole è tutto fatto, ma bisogna aspettare che venga firmato il contratto. Gli altri a parte i portieri sono più o meno incedibili, è chiaro che se arrivano offerte irrinunciabili siamo disposti a trattare come sta succedendo con Citro. Mercato? Cercheremo i giocatori adatti rispettando la regola dei 14 over”.
ATTENERSI ALLE SCELTE DELLA SOCIETA’
Dopo è stato il turno del direttore sportivo Adriano Polenta, che non vede l’ora di incominciare a lavorare. Ha parlato anche di alcuni giocatori e delle scelte della società di quest’anno.
“Le indicazioni della società, sono abbastanza chiare e dobbiamo attenerci alle loro direttive. Hanno indicato un budget che dobbiamo utilizzare nel mercato. Taugordeau? E’ un profilo che piace, ancora non c’è niente di scritto. Gli altri giocatori? Raffaello ha chiesto di andare via per problemi familiari, gli altri dovrebbero più o meno restare. Maracchi? Non si tocca, è un punto fermo del nuovo Trapani. Canotto? Anche lui farà parte della nuova spedizione di mister Calori. Attaccante? Stiamo valutando l’identikit adatto. Siamo in un campionato difficile e dobbiamo attenerci alle regole dei 14 over. Dobbiamo lavorare bene sui nuovi giocatori per essere pronti a fare il prossimo anno un mercato diverso dal solito. Daì? Stiamo valutando il da farsi, potrebbe essere utile alla causa, vedremo”.
DEVO CONTINUARE IL MIO LAVORO
Infine ha parlato il guerriero dello scorso anno, l’allenatore Alessandro Calori. Il tecnico ha voluto precisare i motivi per cui hanno portato al rinnovo e vuole una squadra competitiva il prossimo anno.
“Sono felice di aver rinnovato. Ho avuto un attimo di riflessione e ho visto di nuovo il film dello scorso anno. Sentivo il dovere di continuare, non potevo lasciare un lavoro incompiuto. Io voglio gente motivata e convinta di restare per fare bene e naturalmente chiedo la stessa cosa a chi verrà qua a Trapani. Lavoro incompiuto? Assolutamente si, non sono riuscito a portarlo a termine lo scorso anno e ho sentito la necessità di ricominciare con il Trapani. Adesso lavoreremo insieme ai direttori per costruire una squadra competitiva. Rischio di ripetere quello che è successo l’anno scorso? No, assolutamente no. Dobbiamo partire con le giuste motivazioni. Tra pochi giorni partiremo per il ritiro e spero che arrivino nuovi giocatori in questo lasso di tempo. Il passato serve per imparare a scrivere il futuro. La punta centrale? Vedremo nel corso del calciomercato. E’ chiaro che se faremo il girone C dobbiamo trovare giocatori fisici, altrimenti se siamo nel girone A giocatori tecnici. Se la partita di Cesena aveva cambiato tutto? Si, perché non abbiamo avuto le giuste motivazioni. La gente di Trapani? Loro seguiranno comunque la squadra nel bene e nel male. Loro ci saranno sempre”.