Un’impresa del napoli per continuare il sogno Champions. La squadra di Sarri rifila un sonoro 3 a 0 allo Shaktar, tutti nel secondo tempo e resta in corsa per la qualificazione agli ottavi, sperando in una sconfitta degli Ucraini ad opera del Manchester City, che oggi ha vinto “solo” uno a zero contro il Feyenord, gol di Sterling sul finale.
Al Napoli serve non solo una vittoria, ma una vittoria o senza prenderne, o vincendo con almeno due gol di scarto. Missione compiuta alla grande. Gli ucraini reggono un tempo creando anche alcune occasioni da gol ma, specialmente dopo la seconda rete, lo Shaktar sparisce dal campo lasciando campo libero agli avversari.
Dopo i timori su un risentimento muscolare di Insigne, il furetto di Frattamaggiore è in campo, assieme a quasi tutti i titolari. Le eccezioni: Diawara al posto di Jorginho, Maggio sostituisce Ghoulam e Chiriches al posto dello squalificato Koulibaly. Lo Shaktar, i giocatori previsti.
Al secondo minuto prima azione del Napoli, solito taglio di Callejon pescato da Insigne, Pyatov anticipa all’ultimo lo spagnolo. Al 5′ Taison fa partire una botta dai 20 metri, palla alta di poco. I ritmi non sono alti ma lo Shaktar sa ripartire bene e il valore del Napoli è evidente, quindi la tensione è comunque molto alta. Al 10′ alta occasione per Taison, che supera con una splendida azione Chiriches ma, per fortuna del Napoli, manda a lato. Gli Ucraini, dal canto loro, fanno bene la trappola del fuorigioco ed infatti Mertens è sempre pescato in fuorigioco. Ma al 28′ Insigne, il migliore, costringe Pyatov ad un miracolo per evitare il gol azzurro. L’ultima vera azione del primo tempo avviene al 32′, quando Marlos ruba tempo e palla ad Hysai ma Reina è reattivo sul suo destro.
Il primo tempo si chiude sullo 0 a 0, risultato fin qui giusto, con il Napoli abbastanza reattivo ma con Zielinski e Diawara sottotono. E la Champions, per ora, è sempre più lontana.
La musica cambia nel secondo tempo. Diawara, al primo minuto, lascia partire un gran destro a cui si oppone Stepanenko che devia in angolo. Un minuto dopo Insigne crossa per Callejon che fa sponda per Mertens ma Rakitskiy anticipa il belga. A questo punto lo Shaktar prova ad addormentare la partita ma, come diceva Nereo Rocco, per vincere ci vogliono gioco, giocata e “bucio de cul”. E la giocata, e l’inizio dell’impresa, arriva al 56′.
Insigne controlla di sinistro, sia accentra e da 25 metri lascia partire un gran destro a giro che fulmina Pyatov.
A questo punto lo Shaktar deve forzare la giocata perché questo risultato lo sfavorisce enormemente ma la difesa del Napoli, nonostante il cambiamento Chiriches-Koulibaly, regge molto bene e riescono a contenere la furia degli Ucraini ma che, a aprte qualche percussione di Taison, non soni mai pericolosi.
Al 65′ Allan sostituisce Insigne e Zielinski lo sostituisce come ruolo. Al 69′ il polacco si divora il 2 a 0. Errore clamoroso di Bukto che passa a Mertens che a suo volta serve Zielinski che, a porta vuota, mette a lato. Ma il Napoli ha la forza di dimenticare l’errore e, mentre Fonseca mette dentro Patrick per Stepanenko e Dentinho per Marlos, mentre Sarri al 77′ inserisce Rog al posto di Hamsik.
Al 81′ il gol che, di fatto, chiude la partita. Zielinski triangola con Mertens che prima finge il tiro poi chiude col polacco che si inscrive al tabellino.
Dopo due minuti il Napoli chiude anche l’impresa. Callejon batte un calcio d’angolo, Pyatov compie un miracolo su Albiol ma Mertens ribadisce di testa in porta per il 3 a 0. A questo punto Ferreira perde la testa e abbatte prima Callejon poi Hysai, beccandosi un giallo vicino al rosso. Il terzo cambio è Mario Rui per Zielinski per evitare i soliti cali di tensione del napoli a Fine partita e qualche gol dell’ultimo secondo. Così non è e la squadra di Sarri rimanda tutto all’ultima decisiva partita contro il Feyenord, sperando anche in un trionfo del City sullo Shaktar.
Al Napoli resta comunque il merito di aver compiuto un’impresa è di poter uscire comunque a testa alta, a prescindere dal risultato.