Vittoria con la testa per il Cagliari
Ieri sera alle 20.45 la squadra del motivazionista Leo Semplici non presentava tra gli 11 in campo contro i felsinei Leo Pavo.
Cosa sarà successo al goleador livornese che non più tardi di domenica (a Crotone) deliziava la tifoseria rossoblù cagliaritana con la rete che levava le castagne dal fuoco?
Chissà, sta di fatto che Pavoletti rimaneva in panchina e giocava Simeone, il Cholito piangente contro il Torino, si lui, quel baldo giovane ricco e viziato piangeva per la sconfitta coi granata alla Sardegna Arena.
Della serie anche i calciatori hanno un’anima.
Anima irradiata di denaro sonante ogni qual volta fanno gol e vanno a bussare alla porta dei Presidenti.
Mai farsi abbassare l’onorario quando magari giocano male, ma appena inizia il periodo d’oro eccoli, tutti, puntualissimi.
Come orologi svizzeri vanno a cantare l’uggiosa canzoncina sull’aumento ingaggio, pena ciao ciao Presidente, vado in Cina!
Peccato che dalla Cina stan rientrando tutti, da Graziano Pellè a Stephan El Shaarawy perché i denari son finiti.
LA GARA primo tempo
Non è stata una cartolina per in calcio, tutt’altro.
Il Cagliari è stato fortunato, e in cronaca lo diciamo per la seconda volta dopo tutta la sfiga che aveva preso sino alla giornata precedente. Il Bologna ha tirato diversi palloni verso la porta, ma niente di incredibile.
Si spera che ai sardi arrivi ancora tanta fortuna per scalare la classifica e lasciare orgogliosamente la zona retrocessione una volta per tutto
Che Sinisa allenatore del Bologna, che oggi canterà a Sanremo con Ibrahimovic (che indecenza, sia canora sia economica dovere pagare il CANONE RAI e vedere dati via i soldi così. Tutti ad elogiare lo svedese per la sua simpatia ma nessuno ci dice il prezzo di queste mega stupidaggini che il pubblico a casa è costretto a sorbirsi!) si lamenti ci sta.
LA GARA secondo tempo
Il Bologna ha tirato più in porta, Cragno ha fatto alcune parate, non difficilissime ma in un momento negative sarebbero entrate in porta.
Il Bologna può e deve recriminare perché il gioco delle parti è quello, ma zitti perché la prossima volta magari sarà l’avversario di turno a recriminare.
Il rigore contestato per un presunto fallo di mano di Nandez su colpo di testa in area di rigore cagliaritano è ridicolo.
La regola che permise al Brescia di vincere a Cagliari alla prima giornata del girone dia andata della passata stagione è stata modificata, quella regola non esiste più.
Non può essere rigore se un calciatore di spalle viene colpito da un pallone come successe, l’anno scorso.
E adesso tutti zitti, pensiamo alla prossima partita e auguri a tutti, che di problemi ne abbiamo abbastanza!
Cagliari (3-5-2): Cragno; Klavan, Godin, Rugani (45′ Cappitelli); Nandez, Marin (78′ Deiola), Nainggolan, Duncan, Zappa (82′ Asamoah); Joao Pedro (82′ Cerri), Simeone (60′ Pavoletti). A disposizione: Aresti, Calabresi, Carboni, Ceppitelli, Pereiro, Tripaldelli, Vicario, Walukiewicz. Allenatore: Semplici
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Antov (74′ Medel), Soumaoro, Mbaye (64′ Olsen); Dominguez (30′ Schouten), Svanberg (74′ Palacio); Orsolini (64′ Vignato), Soriano, Sansone; Barrow. A disposizione: Annan, Da Costa, Juwara, Khailoti, Poli, Ravaglia. Allenatore: Mihajlovic
Marcatori: 20′ Rugani (C)
Ammoniti: 15′ Nandez (C), 26′ Antov (B), 86′ Schouten (B), 89′ Cerri (C)