Grande Lazio con grande prova di Antonio Candreva, autore di una doppietta che permette ai biancocelesti di sbancare la Milano nerazzurra. Ecco voti e pagelle
Berisha 6.0 – L’infortunio di Marchetti lo fa tornare titolare in campionato ed il portiere albanese non sfigura, aiutato anche dai rarissimi tiri in porta dell’Inter. Incolpevole sul gol di Icardi anche se un tunnel è sempre brutto da vedere.
Konko 7.0 – Forse nel leggere sulla maglia la scritta Paideia (clinica sportiva della S.S. Lazio dove Konko ha trascorso molta della sua carriera biancoceleste), si è sentito a casa e si è galvanizzato. Scherzi a pate, il 31enne terzino francese sfodera una prestazione davvero convincente sia in fase di copertura, annientando le incursioni di Telles e Perisic, sia in fase propositiva, sovrapponendosi in continuazione a Candreva. Se la sua fragilità fisica lo abbandona, sarà un’ ottima alternativa nel reparto arretrato.
Hoedt 5.5 – Nel primo tempo aveva retto bene il confonto con Icardi e Perisic sebbene dall’espressione del suo volto si scorgesse un po’ di timore. Purtroppo nell’unica vera occasione da gol dell’Inter ci mette lo zampino poiché non sale in linea con i compagni di reparto tenendo in gioco Icardi, il quale si invola e segna indisturbato. La sufficienza è rimandata, si spera, al 2016.
Mauricio 6.5 – Credetemi, sono commosso. Perché? Guardate il voto! Comunque ci tengo a precisare, non è un regalo di Natale al buon Mauricio ma un voto davvero meritato per la sua prestazione.
Radu 7.0 – Il romano-rumeno si è riappropriato della fascia sinistra e sembra tornato quello di qualche anno fa. Dalle sue parti non si passa, domandate a Biabiany che dopo 40’ minuti implora Mancini di Invertirlo di fascia con Perisic poiché non aveva toccato un pallone. Il suo rientro a questi livelli è manna dal Cielo per Pioli.
Parolo 6.0 – Stavolta gioca in maniera diligente e seppur senza strafare, porta la sufficienza a casa. La sua gara è molto dispendiosa poiché recupera moltissimi palloni a centrocampo e stavolta tenta anche qualche inserimento. Bentornato Marco.
Biglia 7.0 – Ecco il Lucas che vogliamo vedere! Affronta l’avversario a testa alta, non si tira indietro nei contrasti alternando sostanza e qualità. Dal suo piede “caldo”, partono passaggi mai banali per gli avanti biancocelesti. Alla fine è vederlo sorridere è molto meglio che vederlo piangere.
Felipe Anderson 6.0 – Di fronte ad un Montoya così stralunato ci si aspettava qual cosina in più da lui ma a parte qualche lampo nel primo tempo, non si accende del tutto. Tuttavia i suoi ripiegamenti difensivi per aiutare i compagni di reparto sono davvero ammirevoli poiché non si risparmia facendo anche 50 mt di campo alla volta. La sua genialità manca ancora ma almeno si è rivisto l’impegno. (Dall’ 83’ Keita Balde s.v. )
Candreva 8.0 [IL MIGLIORE] – Nella Milano da bere.. si beve Milano! Serve a Mancini & co. 2 dolcetti biancocelesti come alternativa al classico panettone milanese. Magari saranno indigesti ai nerazzurri ma hanno un sapore squisito nella capitale. Pronti, via e scaglia una bordata in rete che Handanovic non vede manco partire. Il gol lo galvanizza e gioca una gara generosissima correndo per tutto il campo tra ripartenze e ripiegamenti difensivi. Sebbene sfinito, si incarica di battere il rigore, sbagliarlo ma riuscire comunque a segnare il gol della vittoria su ribattuta di Handanovic. Esce a pochi secondi dalla fine per la più classica delle standing ovation ( Dal 95’ Patric s.v. Ma allora non è una leggenda? Esiste davvero? Ed io che pensavo fosse Mendieta che era venuto a salutare i tifosi biancocelesti a fine gara…)
Milinkovic Savic 4.5 – Il peggiore in campo, già prima dell’espulsione, è stato senz’ombra di dubbio il 20enne nazionale serbo. Degli 11 in campo è quello che appare più in affanno e bisognoso di tirare il fiato infatti gioca solo di sciabola nonostante abbia le qualità per sfoderare il fioretto. Purtroppo la troppa irruenza lo porta ad un doppio giallo con conseguente espulsione sacrosanta.
Matri 6.0 – Solo nella morsa Miranda-Mourillo non demerita facendo a sportellate con i granitici difensori nerazzurri per tutta la gara. Fa salire la squadra e tiene in apprensione i due centrali che limitano le loro avanzate come visto in altre gare. È il miglior attaccante che oggi ha la Lazio in rosa. (Dal 74’ Djordjevic s.v. ).