Alla fine succederà. L’Aston Villa, non ancora matematicamente retrocesso, ma a conti praticamente fatti, si sta già preparando per affrontare la prossima stagione nella Championship, seconda divisione inglese.
Sedicesimi, sedicesimi, quindicesimi e ancora sedicesimi. Questi i piazzamenti dei Villans nelle ultime stagioni, che ad un mese dalla fine della Premier League si trovano in ultima posizione a -15 dalla zona salvezza. Dal 2010 ad oggi la società ha effettuato ben 8 cambi di manager, dimostrando una volta in più come giocare con il fuoco possa causare serissimi danni. Per i lettori più giovani ricordiamo che la squadra di Birmingham è stata vincitrice della Coppa dei Campioni del 1982, battendo per 1-0, a Rotterdam il Bayern Monaco di Karl-Heinze Rumenigge.
Inoltre, come se non bastasse a rendere la situazione ancora più strana e per certi versi inaspettata, l’Aston Villa nella scorsa stagione raggiunse la finale di FA Cup, perdendola contro l’Arsenal ma dimostrando di essere in grado di competere su due fronti: coppa e lotta salvezza. Quest’anno tutti questi progetti sono andati in fumo, anche per una rosa evidentemente di bassa qualità. La società ha venduto nella sessione estiva giocatori del calibro di Benteke e Delph, che con il tempo si erano dimostrati dannatamente importanti per equilibrio e fase offensiva in ogni partita.
Ai tifosi più attempati di Birmingham resta soltanto qualche ricordo per la testa di quella gloriosa squadra che portò in Inghilterra la coppa più importante del mondo nello stesso anno del trionfo italiano ai Mondiali. Rimmer (10′ Barton), Swaim, Williams, Evan, McNauhgt, Mortimer, Bremner, Shaw, Withe, Cowans e Morley. Questa la formazione del glorioso Aston Villa, una filastrocca indimenticabile per qualsiasi fedele della squadra. I tempi sono cambiati, ed anche abbastanza in fretta. Una serie di stagioni negative potevano ovviamente mettere qualche brutta idea nelle menti dei Villans, ma tutta la Premier League sembra davvero sorpresa di averli visti arrivare fino a questo livello, quello della retrocessione nella seconda divisione.
Nella speranza di un ritorno rapido al top, anche grandi a progetti già esistenti, chiudiamo l’articolo. Un particolare saluto di conforto ai tifosi dell’Aston Villa italiani, che siamo certissimi rimarranno fedeli al club anche se attualmente in cattive acque.