Se arriva qualcuno dall’estremo oriente sin a casa tua ad intervistarti significa che hai lasciato il segno. Rino De Feo, chef stabiese idolo delle cucine d’oriente, ha avuto la conferma che il percorso intrapreso è quello giusto
Rino De Feo in Cina è una star di quelle importanti, di quelle che meritano una troupe della CCTV, la tv di Stato cinese, sino a casa sua a oltre 8 mila km di distanza. La CCTV è in Italia per uno speciale sulla cucina italiana e sulle caratteristiche regionali che rendono la nostra cultura culinaria la più buona ed importante a livello mondiale. Non si sono nascosti quando hanno dichiarato che per loro la regione più importante da visitare era la Regione Campania, perchè lo chef Rino De Feo in Cina fa mangiare e parlare bene tutti della nostra cucina.
La storia di Rino De Feo è ricca di lanci di nuovi ristoranti in estremo oriente. Jakarta, Bali, e infine Cina è questo il percorso che ha portato Rino De Feo alla ribalta nel mondo della ristorazione orientale. Attenzione, però. Anche ieri lo chef stabiese ci ha tenuto a precisare ad una specifica domanda di Iee, giornalista cinese che parla un eccellente italiano
No. La cultura orientale non ha per nulla influenzato la mia cucina. C’è rispetto per la vera cucina cinese, ricca di storia e tradizione, ma il mio compito è di promuovere nel mondo la cucina tipica italiana, napoletana in particolare.
Ad esempio, so che non è semplice far mangiare la pasta “al dente” ad un cinese, ma se spieghi per bene, e lo faccio sino alla noia, il perchè di questa scelta culinaria, il popolo cinese è un popolo che si fa conquistare nel palato e che sa apprezzare la diversità culinaria. Ma ci vuole pazienza e rispetto delle reciproche tradizioni.
Come ad esempio è una leggenda che ai cinesi non piace il formaggio o la mozzarella. La mia mozzarella di bufala, completamente prodotta da me per un massimo di 10/15 kg al giorno per ovvie necessità fisiche e di tempo, li fa letteralmente impazzire.
Chi ha provato la cucina dello chef stabiese sa che significa trovare un angolo di vera Italia a migliaia di chilometri da casa. E oggi in Cina questo è un privilegio concesso a tutti coloro che entrano a contatto con la ristorazione di Rino De Feo.
Alla tv cinese ha interessato tutto quello che fa Rino De Feo nel ristorante: dalla spesa all’organizzazione della brigata, dall’accoglienza alla gestione di un ristorante in Cina. Sì, perchè bisogna sapere che in Cina i fitti commerciali sono alle stelle nelle metropoli. Basti pensare che nella città di Guangzhou, oggi alla ribalta e per certi versi più cara di Shanghai, oggi locare un locale commerciale sui 250 mq ha un costo generalmente superiore ai 60/70 mila Yuan al mese, ossia oltre 10/11 mila euro del cambio attuale. Cifre astronomiche.
Rino De Feo ha anche annunciato la collaborazione con la catena di ristoranti Mamma Mia, già presente in Asia con ristoranti proprio a Shanghai, oltre che a Suzhou e Wuxi, e che intende aprire una nuova attività a Guangzhou, uno snodo fondamentale per il commercio internazionale del sud-est della Cina. E’ la prima metropoli, a poco meno di 200km da Honk Hong: credo basti dire questo per intendere la sua importanza strategica.
L’incontro manco a dirlo si è concluso con un ricco buffet che che Rino De Feo ha preparato per gli ospiti. Vedere i piccoli occhi orientali, e non solo, brillare per i gusti che assaporavano è stato un bel vedere. Tra tutte le prelibatezze, da buoni italiani e amanti della pasta, segnaliamo la mini “sfogliatella al ripieno di tubetto alla genevose” e il “crocchè al pacchero di Gragnano“, preparati con pasta del Pastificio Carmiano. Per il resto lasciamo la vostra mente a fantasticare attraverso le foto in galleria.