A livello internazionale ormai si chiama Futsal. Per noi italiani il termine calcetto è ancora in voga Era il 1930 ed in Uruguay, un professore di educazione fisica, Professor Juan Carlos Ceriani, che non avendo la possibilità di spazi ebbe l’idea di far giocare a calcio i suoi studenti in palestra, codificando delle piccole regole che prendevano spuntoanche da altri sport quali pallanuoto, pallamano e anche pallacanestro. Quelle regole, ampliate furono riconosciute dalla UEFA nel 1982. Nello specifico quelle regole furono:
• Tempo di gioco e numero dei giocatori: quaranta minuti per ogni tem-po regolamentare e cinque giocatori per squadra, regole riprese dal ba-sket
• Misura del campo: come nella pallamano, 40m x 20m.
• l movimenti dei portieri: ripreso dalla pallanuoto.
• La scelta del pallone: un modello non troppo leggero, affinchè venisse favorita la velocità del gioco a terra “palla al piede”
In Italia si cominciò a giocare negli anni 50′ ma la vera prima competizione si di-sputò nel 1961 con il nome di “Coppa dei Canottieri di calcio a cinque “ ed era ri-servata solamente ai circoli di Roma. Nel 1978, nacque la “Federcalcetto”, pro-prio per regolamentare questa giovane disciplina sportiva da cui derivò, la LIC (Lega Italiana Calcetto) sino al Dicembre 1983, quando il calcetto entrò a far par-te della F.I.G.C.
Nella sua breve storia (il primo incontro ufficiale risale al 1984), l’Italia maschile di futsal ha vinto due europei nel 2003 e nel 2014 e vanta inoltre il 2º posto ad un mondiale nonché due terzi posti nel 2008 e nel 2012.