Il pazzo sabato del derby del Merseyside


 Il pazzo sabato del derby del Merseyside

Il racconto di quando il 23 Novembre del 2013 vissi uno dei sabati più pazzi della mia vita. Si giocava Everton-Liverpool

Quel giorno, come sempre, mi alzai alle 06:30 per prendere la corriera che mi avrebbe portato a scuola per affrontare la classicissima sfida alunno-professore (chiaramente io ero l’alunno); insomma tutto nel normale. Sembrerebbe.
Già, perché il 23 Novembre, quel 23 Novembre, era il giorno del derby del Merseyside: Everton-Liverpool. Ora voi direte: cos’è che interesserà ad un ragazzo 14enne di una partita del genere? Beh, io seguo l’Everton dall’oramai lontano 2008 (ebbene sì, a 10 anni ero già appassionato di calcio inglese) e non perdevo una partita dei Toffees a meno di impegni importantissimi e non rinviabili. Quella mattina ero disperato come poche altre volte perché quella partita, a causa dello strano calendario inglese, doveva giocarsi alle 13:45 (ora italiana) ed io uscivo dalla maledetta scuola alle 13:20 e, considerando il viaggio in autobus, non sarei rientrato a casa prima delle 14:20. Eppure non potevo perdere quella partita, LA PARTITA.

Entrato sul mezzo, cerco subito uno streaming per vedere il match ma si sa, quando serve qualcosa, è il momento che non la si trova. Così arrivai a 5 minuti prima dell’inizio e non avevo ancora trovato niente. All’improvviso però, come forse un segno dal cielo, sento due ragazzi alle mie spalle che stanno guardando la partita dal loro cellulare. Io mi getto su di loro e comincio a guardare il tanto atteso match. Purtroppo per me, su 55 persone, 30 tifavano Liverpool (o per averlo giocato sulla schedina o perché non sapevano neanche chi fosse l’Everton), 24 erano ragazze e di calcio interessava poco o niente, e poi c’ero io…uno contro tutti. A me però non interessava e continuavo nel mio spasmodico tifo per la mia squadra.

Everton-Liverpool, la partita del 23 Novembre del 2013

Passano 4 minuti e 15 secondi: corner dalla sinistra a favore del Liverpool battuto da Gerrard, la palla spiove al centro dell’area di rigore, arriva Suarez che prolunga per Coutinho che segna indisturbato lo 0-1. Non volevo crederci, mi guardavo intorno e vedevo solo gente che mi sfotteva per la sconfitta che pensavano fosse ormai certa, ma io non demordevo.
La nostra replica non si fa però attendere. Minuto 7: calcio di punizione poco oltre la metà campo dei Reds affidata al sinistro chirurgico del nostro Baines; palla incocciata da Barkley che la passa a Mirallas e gol dell’1-1! A quel punto ad esultare ero io!

Finalmente ero quasi arrivato in paese, stavo per scendere dall’autobus per entrare finalmente al bar e gustarmi il resto della partita, ma proprio mentre stavo facendo l’ultimo gradino del mezzo, ecco la doccia gelata: “Vincè, il Liverpool ha segnato! 1-2!” Non volevo crederci, la partita era di nuovo nelle loro mani. Corro così verso il bar per non perdermi neanche un secondo di quella pazza partita e mi siedo sul mio sgabello fortunato.

 

Passai i restanti 15 minuti di primo tempo con un silenzio tombale perché, nonostante i tentativi di reazione, i miei idoli sembravano non trovare sbocchi nella difesa avversaria.
Iniziata la seconda frazione di gara, mi accorsi che l’andazzo era sempre quello: partita equilibrata, ma loro sono avanti di un gol e si sa, nel calcio la differenza non la fa la prestazione ma il risultato finale.
Cominciai così a sudare freddo, a pensare che quella sarebbe stata l’ennesima delusione contro quelli che erano i più acclamati soprattutto mediaticamente, e non saremmo mai riusciti a ribaltare il risultato.

Al 71′ minuto però, arriva forse quella che è stata la svolta della partita: Lukaku carica il sinistro direttamente da calcio di punizione, una deviazione sembra spiazzare Mignolet che però riesce ad arrivare sulla palla, ma senza allontanare il pericolo; Mirallas la raccoglie e la rimette al centro, Barkley sporca la traiettoria del passaggio e consente alla palla di arrivare ancora a Lukaku che con il piatto del piede destro segna il 2-2! Quando tutto sembrava perso, ecco una piccola fiamma di speranza.

Da quel momento in poi, cominciamo a dominare in lungo e in largo: diventa un assedio alla porta dei cugini in maglia rossa.
81′ minuto, angolo dalla destra in nostro favore, si presenta sul punto di battuta Leighton Baines: cross al centro ed incornata di Lukaku, 3-2! Clamoroso, avevo capito che quella sarebbe stata una giornata che avrei ricordato indipendentemente dall’esito finale, con i miei amici che all’inizio stavano tifando Liverpool che gioivano per il gol dell’Everton, trascinati dal nostro spirito combattivo.

Passano i minuti e di occasioni per chiudere la partita ne arrivano a bizzeffe, ma sembra che quella porta da allora per il resto della partita sarà stregata. E così sarà.
All’88’ minuto, quando mi ero appena ripreso dal nostro vantaggio, arriva il gol del pareggio del Liverpool, con Sturridge che svetta su tutti e per la terza volta rimette in parità il match. Non vedevo l’ora che finisse, non ce la facevo davvero più.
La partita terminò così con il risultato di 3-3 e con la mia voce che se n’era andata già da un bel po’, ma per una giusta causa.

Nonostante il risultato di Everton-Liverpool, ricorderò sempre quella pazza partita perché da tifoso, in quella giornata diventai un membro della famiglia dei Toffees!

Nella foto principale uno scatto del “Merseyside derby” di Nigel Wilson dal EnglandFlickr. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons.
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