Franca Viola, il coraggio di dire “NO”


Franca Viola aveva 17 anni quando ad Alcamo, il 26 dicembre 1965, venne rapita da Filippo Melodia per violentarla e fare di lei la sua sposa. La ragazza fu segregata per otto giorni, lasciata a digiuno e violentata. L’unica salvezza per una ragazza, una volta “oltraggiata nell’onore”, era rappresentata all’epoca dal cosiddetto “matrimonio riparatore”. Un accordo che veniva considerato “conveniente” per tutte le parti dal momento che all’aguzzino veniva evitata qualsiasi imputazione e la vittima poteva “aspirare” al matrimonio e non restare “segnata” per sempre.

Franca e la sua famiglia ebbero però il coraggio di dire NO. Franca rifiutò di convolare a nozze con il proprio stupratore e lo denunciò. Iniziò così un processo contro Melodia che fece molto scalpore e fece sorridere i benpensanti. Per essi Franca Viola era solo una ragazza capricciosa. Aveva fatto la classica “fuitina” e poi non aveva avuto neanche il decoro di “salvare dalla vergogna” la propria famiglia. Neanche la polizia, all’inizio, sembrava disposta a raccogliere la denuncia sporta dalla Viola nei confronti di Melodia.

Il processo che appassionò l’Italia intera proseguì e nel dicembre 1966, Melodia fu condannato a 11 anni di carcere, ridotti poi a 10 in appello. Sull’esempio di Franca molte ragazze iniziarono a rifiutare le nozze riparatrici. Occorsero però altri 15 anni affinchè si arrivasse all’abrogazione dell’articolo del Codice penale italiano che prevedeva che, a patto che la persona abusata sposasse il proprio aguzzino, il reato di violenza carnale si estinguesse. Infatti, solo nell’agosto del 1981 il matrimonio riparatore verrà cancellato insieme al delitto d’onore dalla legislazione italiana. Il passo successivo avvenne nel 1996 quando venne approvata la nuova legge sulla violenza sessuale, reato non più contro la morale, bensì contro la persona.

Franca Viola è diventata un simbolo di libertà e di dignità per tutte quelle donne. La sua vita e la sua storia sono state anche fonte di ispirazione per diversi scrittori e registi. Da ultimo l’ultimo libro di Viola Ardone: “Oliva Denaro”,edito da Einaudi (qui la nostra recensione).

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