Il nuovo allenatore del Cagliari è………
Le colpe di un Presidente e l’esonero di Rastelli al Cagliari sono sotto gli occhi della stampa nazionale, isolana e di tutta la tifoseria del Cagliari che è in fermento per sapere chi sarà il successore dell’uomo di Torre del Greco.
Ieri mattina sembrava certo potesse essere Massimo Oddo di Pescaraed ex allenatore del Pescara a prendere il posto di Rastelli, ma stamattina pare certo (e tutta la stampa sarda dice che è così su tutti i siti sul Cagliari!) invece sia l’ex Capitano glorioso del Cagliari dell’ex Presidente Cellino, ossia l’uruguaiano
Diego Lopez.
E tra pochi minuti il sito ufficiale del Cagliari Calcio dovrebbe ufficializzare la scelta.
Certezze.
Nel lavoro del giornalista è difficile avere notizie certe anche se le fonti sono autorevoli perchè sbagliare il tassello giusto in un puzzle ti fa andare male tutto il lavoro; nel caso di una Società calcistica, a qualsiasi livello, la scelta del nuovo allenatore ti fa retrocedere, non vincere lo Scudetto, non qualificarti in Champions o Europa League.
Scelte.
Fare quelle giuste è difficilissimo, non puoi sapere mai come andranno le cose anche se prendi i migliori giocatori disponibili sulla piazza e un allenatore degno di questo nome.
Guardiamo il Milan della nuova gestione cinese che in 8 Giornate ha incamerato 12 dei 24 punti disponibili; il Napoli è invece a punteggio pieno (con merito) 8 vittorie su 8 partite, sembra di essere tornati ai tempi di Diego Armando Maradona.
Sabato sera Napoli-Inter al San Paolo: la prima (24 punti) contro la seconda (22 punti), chi vince è in testa alla Classifica da sola, tutto il mondo pallonaro aspetta di vedere chi avrà la meglio se Sarri o Spalletti, se Mertens o Icardi.
Vedremo.
Programmazione.
Questo ci vuole nel calcio, pura e semplice pianificazione. Piano piano, anno dopo anno, devi fare gli innesti in una squadra, in una società scegliendo accuratamente ogni singolo elemento; nel caso della squadra devi con accortezza capire quale giocatore prendere. E non è solo un’analisi tecnica del nuovo acquisto, bisogna anche capire l’uomo. Perchè prima di essere giocatori di pallone i calciatori sono uomini, fatti di carne, ossa e sangue nelle vene, coi loro affetti, coi loro difetti, caratteriali e non, e, sopratutto, con le loro doti, calcistiche e umane. Guardiamo proprio colui che a Napoli è idolatrato ancora dopo 30 anni dal suo passaggio nella città del babà e della pizza e che ancora viene venerato.
Fu solo per avere portato le vittorie in Campania a rendere Diego immortale ?
O c’era dell’altro?
Nel giornalismo spesso si sparano in prima pagina fotografie e notizie che fanno colpo sui lettori tanto da far salire le vendite. I giornali cartacei vivono di scoop da sbattere in prima pagina come il mostro perchè le copie vendute sono la base di un investimento dell’editore.
Ci vorrebbe correttezza nei confronti dei lettori che se leggono che Cristiano Ronaldo è passato al Cagliari in cambio di 100 maialetti deve esssere vero e non una bufala!
Nei giornali on-line è diverso.
Ma si spara lo stesso la notizia in prima pagina perchè un clic sulla notizia è come un giornale venduto in edicola; si vive di mi piace sulla rete, si scrive che è certa quella notizia ma allo stesso tempo si attende la conferma; non si ha la vetrina dell’edicola in mezzo ad una piazza o una via ma oggi lo smarthphone forse è meglio.
Il lavoro del giornalista dovrebbe essere quello di informare, dare le notizie.
Oggi invece è diventato quasi solamente giudicare il lavoro degli altri.
Nel campo Sportivo come nella Politica, in tutti i campi della Vita.
Dei Presidenti (prima di tutto), degli allenatori, dei calciatori, dei Direttori Sportivi, degli stessi colleghi che venderebbero chissà chi per avere per primi una notizia e poterla piazzare sul proprio giornale.
Per chi ha superato i 40 anni come me ricorderete Emilio Fede che uso faceva del mezzo televisivo: non starò qui a giudicare il buon Emilio ma solo per ricordare il famoso intervento con la collega Silvia Kramar in diretta telefonica da Bagdad nel gennaio del 1991 per informare che gli aerei Statunitensi stavano bombardando la Capitale dell’Iraq.
Il preludio degli Scoop e poi Emilio si fece prendere la mano, esagerando un pò, diciamo.
Sappiamo tutti che fine ha fatto.
Ora, prima ancora che il successore di Massimo Rastelli venga ufficializzato sul sito del Cagliari Calcio sui Social si sta già massacrando la scelta (quasi certa) di Diego Lopez ritenuto inadatto per l’inesperienza da allenatore: la sua carriera parla di un esordio nel 2011 come allenatore dei Giovanissimi del Cagliari, per poi passare alla Primavera nel 2012. Promosso dal Presidente Cellino come Vice allenatore della prima squadra (Ivo Pulga era l’allenatore scelto poi dopo l’esonero di Massimo Ficcadenti) nel Campionato 2012-2013 per poi essere il titolare della panchina in quello successivo. La curiosità, se così possiamo dire, è quanto poco sia stato criticato Ficcadenti rispetto a Rastelli che invece ha vinto e tanto nel Cagliari. E’ davvero inspiegabile. Molti parlano della differenza caratteriale, del fatto che Rastelli sia, così dicono, un pò arrogantello. Ma giudicare è difficile. Diego Lopez poi andrà a Bologna nel 2014-2015 e poi a Palermo l’anno scorso dove non c’era più nulla da salvare andando via senza lasciare traccia del suo passagio.
Riflessione.
Diego Luis Lopez è una gran brava persona, un uomo buono, una persona di cui essere amici a detta di chi lo conosce. Come Gigi Riva e Daniele Conti è stato adottato da Cagliari, dalla città e dai suoi tifosi. Come un figlio.
Riporto alcune frasi dette dal Grande Gigi Riva per fare capire che differenza c’è tra l’uomo e il calciatore:
«Avevo alcuni amici fuori dal calcio: soprattutto pescatori, a cominciare da Martino. Mi voleva bene come un figlio, fu uno dei primi a invitarmi a casa sua, dove mi insegnò a mangiare il pesce con le mani, lasciando soltanto le lische»“.
«Ho capito di amare la Sardegna andando nelle case dei pastori e negli ovili. Una volta mi portarono in un paesino, a Seui, in provincia di Nuoro mi pare, e sulla credenza di un’anziana, notai anche una mia foto, tra i santini dei suoi genitori. L’amico che mi accompagnava chiese perché c’era la mia foto e la donna, senza riconoscermi, rispose: “Quello è buono”».
«Quando vedevo la gente che partiva alla 8 da Sassari e alle 11 lo stadio era già pieno, capivo che per i sardi il calcio era tutto. Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e io mi arrabbiavo. I banditi facevano i banditi per fame, perché allora c’era tanta fame, come oggi purtroppo».
«Sarebbe stata una vigliaccata andare via, malgrado tutti i soldi della Juve. Dopo ogni partita spuntava Allodi che mi diceva “Dai, telefoniamo a Boniperti”. Ma io non ho mai avuto il minimo dubbio e non mi sono mai pentito».
Questo è un uomo dalle doti umane grandi!
Le doti tecniche come allenatore di Diego Lopez però non convincono molta gente.
Grande amico di Daniele Conti , anche lui ex Capitano glorioso del Cagliari, ha in comune col romano de Roma l’attaccamento all squadra e ai colori rossoblu.
Questo può bastare per sedersi sulla panchina del Cagliari oggi ?
Sembra che proprio Daniele sarà il Vice Diego.
Sembra anche che Daniele non sarà un semplice Vice, ma qualcosa di più, una specie di Agente 007 con licenza di fare quello che vuole.
Insomma, due uomini legati alla storia recente del Cagliari che il pubblico del Cagliari ama allo stato puro.
Due uomini arrivati bambini a Cagliari e diventati uomini grazie a questa terra e questi tifosi che li hanno cresciuti e che se li sono coccolati per quasi 20 anni.
Basterà l’amore a salvare la capra e i cavoli rossoblu ?
Essendo Grande tifoso del Cagliari mi auguro che il Presidente Giulini faccia la scelta giusta: il suo predecessore disse tante volte che con le scelte di cuore sbagliava sempre, spero che il nuovo Presidente non faccia gli stessi errori, anche se in buona fede. Chi vivrà vedrà.
Forza Casteddu.