A distanza di anni, vorrei riproporre ai lettori di “Magazine Pragma” questa mia personale avventura raccontata sul “blog Everton Italia”
Liverpool, 9 Dicembre 2012
Nel mio personale dizionario, oltre alle parole dovere, lavorare e fare i conti con la vita e la realtà quotidiana, esistono fortunatamente altri vocaboli come viaggiare, curiosare, donne e soccer.
Da bambino ho sempre seguito il gioco del calcio e, insieme ai campionati di varie categorie Italiane oltre le coppe europee, ho sempre guardato con ammirazione e invidia la Premier League. Risparmiando e facendo sacrifici, la mia prima volta era caduta su una partita niente male, ossia il “derby totale” di Manchester, ma nonostante varie peripezie e presunte agenzie di viaggio che offrivano pacchetti , la missione derby inizia a diventare sempre più complicata.
L’arrivo a Goodison Park
Guardando la giornata della Premier, vidi che in calendario era previsto un interessante Everton-Tottenham e, visto che avevo voglia di andare al Goodison Park, decidemmo con un amico di andare a Liverpool. La mia prima mattinata inglese inizia con una bella emozione quando mi trovai davanti a una scritta : “ Welcome to Goodison Park- the home of Everton Fc“.
L’atmosfera, il calore dei The Toffees, la birra e così via, dopo aver seguito il primo tempo di City- Unt con super Rooney e aver bevuto molta birra nel Pub vicino allo stadio, entrai per la prima volta nel settore Main Stand. Dopo aver ascoltato” Z-Car” e “Forever Everton”, inizia il piatto forte del 9 Dicembre 2012: la partita.
La partita al Goodison Park
L’Everton spinge, ma la palla non entra e nel finale Dempsey su deviazione fa 1-0 per gli “Hotspur”. Il pubblico, però, non smette di cantare e al minuto 90 Steven Pienaar fa 1-1. Il pareggio sarebbe stato comunque un’ingiustizia, e il Dio Pallone ascoltò la mia preghiera; Jelavic in pieno recupero fece impazzire tutto il Goodison Park.
Tornai a casa con un ritornello nel cervello: “Come on Blus, Come on Everton”, e da allora fino all’ultima in casa del Chelsea non mi sono più perso una partita. È vero il detto… Una volta Blu, per sempre Blu.