Frattesi si schiera al fianco di Donnarumma dopo i mugugni di San Siro: “Mai vista una situazione del genere in Nazionale”. Spalletti però ha un’opinione diversa: “Dobbiamo comportarci da professionisti”
San Siro non è stato tollerante con Gigio Donnarumma: l’ex giovane prodigio che in quel stadio ha incantato con la maglia del Milan è stato accolto da una marea di fischi al suo ingresso in campo prima di Italia-Ucraina. Non perdonano i vecchi tifosi rossoneri, ancora feriti dal suo trasferimento al PSG, e nemmeno quelli della Nazionale sono tanto più benevoli dopo il pareggio contro la Macedonia del Nord nella partita precedente delle qualificazioni per i prossimi Europei.
Nonostante le critiche, Spalletti lo ha confermato come portiere, ma la vittoria non ha reso la sua serata meno difficile. Ad ogni tocco del pallone veniva attaccato dai tifosi e al fischio finale ha trovato conforto nell’abbraccio di Guglielmo Vicario, il vice che secondo molti avrebbe dovuto rubargli il posto da titolare in azzurro. Tra i due però non c’è stata rivalità ma solo sintonia: è questo l’ambiente che si respira nello spogliatoio dell’Italia, come testimoniano anche le dichiarazioni di Davide Frattesi e del commissario tecnico alla fine della partita.
Uomo partita con due gol segnati, il centrocampista dell’Inter, intervistato da Sky, non ha avuto dubbi nel difendere Donnarumma e criticare i tifosi che hanno scelto di prenderla con lui: “Mai visto una cosa del genere in Nazionale, un comportamento disdicevole. Non capisco perché venga fischiato così. Comunque i fischi non lo intaccano”. Il portiere non si fa intimidire e sa che dietro di lui c’è l’intero gruppo squadra unito nel sostenerlo.
Se Frattesi difende Donnarumma, Spalletti offre invece una grande lezione. Alla sua seconda partita come commissario tecnico della Nazionale si è già trovato ad affrontare diverse situazioni complicate da gestire, sempre con la stessa diplomazia che lo ha accompagnato nelle sue ultime avventure. “Probabilmente se l’hanno fischiato avranno visto qualcosa che non va bene”, ha dichiarato l’azzurro, regalando a Donnarumma e a tutti i suoi calciatori un importante insegnamento: “Siate umili perché vi è stata data un’opportunità che tutti vorrebbero vivere, ma che non possono. E non approvo quelli che poi reagiscono sui social con dei commentini. Noi abbiamo il dovere di comportarci come professionisti, non come bambini viziati. Rimaniamo in silenzio”.