Storia e curiosità
Palermo fu fondata tra il VII e il VI secolo a.C. dai Fenici , nel tempo è stata un crocevia di etnie, religioni e culture differenti, che hanno lasciato tracce del proprio passaggio nelle splendide costruzioni storiche e religiose sature di stili diversi, ma anche negli usi e costumi della città. Basti pensare al Teatro dei pupi, riconosciuto dall’ Unesco come Patrimonio dell’Umanità. I primi pupari cominciarono a costruire fantocci di guerrieri cristiani e saraceni copiandone le armature. Le gesta dei valorosi paladini e il ciclo carolingio, sono tra le principali tematiche trattate negli spettacoli dei pupari.
Ancora, la Testa di Moro, vaso tipico della tradizione siciliana raffigurerebbe un giovane arabo. La leggenda vuole che durante il periodo della dominazione dei Mori in Sicilia, una fanciulla palermitana cadde nella trappola amorosa di un affascinante straniero, che dopo poco la lasciò per far ritorno dalla propria moglie in Oriente. La donna in preda alla gelosia lo uccise tagliandogli la testa. All’ interno vi piantò del basilico, che con le sue lacrime crebbe rigoglioso e profumatissimo. I vicini incantati da quella pianta meravigliosa, cominciarono a commissionare agli artigiani vasi a forma di “testa di Moro” per l’appunto.
La bellezza delle Chiese palermitane
Il 3 luglio 2015 Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale sono state dichiarate dall’ Unesco Patrimonio dell’Umanità. Il cuore del lascito arabo-normanno è il Palazzo Reale, monumento simbolo della ricchezza,del potere politico e culturale del regno normanno. Al suo interno si trova la splendida Cappella Palatina,il gioiello dorato voluto nel 1130 da Ruggero II.
Essa è testimonianza dell’incrocio di culture presenti a Palermo, poiché furono coinvolte nella sua realizzazione maestranze bizantine, islamiche e latine. Tra i mosaici più antichi è possibile ammirare scene del Nuovo Testamento, tra cui spicca il battesimo di Cristo. Nelle navate laterali decorate sotto Guglielmo I, sono narrati scene della vita da San Pietro e di San Paolo. Il soffitto a muqarnas, fu realizzato da artisti arabi che ricoprirono il legno di elementi stalattitici ed alveolari. I mosaici della facciata d’ingresso furono eseguiti all’inizio del XIX secolo per volontà di Ferdinando III di Borbone. La porta d’accesso a due battenti in legno di noce ricca di intarsi e rilievi, fu realizzata dallo scultore siciliano Rosario Bagnasco nello stesso periodo.
La Cattedrale di Palermo è il principale luogo di culto cattolico della città. Nei secoli, l’imponente struttura ha subito continui restauri, modifiche e aggiunte. Edificata su quella che nel periodo di dominazione araba era una moschea, fu convertita in luogo di culto cristiano con l’avvento dei normanni. Il prezioso portico della facciata meridionale fu realizzato dal maestro Antonio Gambara nel XV secolo, ed è considerato un capolavoro dell’arte siciliana. Ai lati esso è impreziosito da due torrette e tre archi in stile gotico poggianti su colonnine. Sulla pietra della prima colonna all’ ingresso del portico è possibile notare un incisione riportante un passo del Corano, simbolo dell’influenza della cultura musulmana.
All’ interno della Cattedrale sono presenti le suggestive tombe dei reali siciliani. Di particolare bellezza è il monumento sepolcrale dell’imperatore Federico II, in porfido rosso appoggiato su un basamento formato da due coppie di leoni che sostengono l’urna nella curva dei loro dorsi. Sul coperchio sono rappresentati in sezioni circolari marmoree i quattro evangelisti, il Redentore e una Madonna con Bambino. Il sarcofago contiene altri due corpi, quello di Pietro III d’Aragona e quello di una giovane donna la cui identità è ancora avvolta nel mistero.
Il Teatro Massimo
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo, è il più grande d’Italia e terzo in Europa. I lavori di realizzo iniziarono nel 1875, nello spazio in cui precedentemente si trovavano la chiesa delle Stimmate ed il monastero di San Giuliano. L’imponente ingresso ricorda quello di un tempio: un’ampia scalinata fiancheggiata da due leoni bronzei conduce ad un colonnato in stile corinzio. Alle spalle di erige una maestosa cupola metallica, sovrastata da un vaso nello stesso stile della facciata. I due leoni rappresentano la Tragedia, opera di Benedetto Civiletti, e la Lirica, opera invece di Mario Rutelli. L’edificio realizzato in pietra, è stato abbellito da ben 150 artisti, scultori ed artigiani. Gli interni, concepiti da Ernesto Basile, richiamano lo stile Liberty e l’arte Barocca, con numerosi stucchi, dipinti e decori. Il Teatro fu inaugurato il 16 maggio 1897 con la rappresentazione del Falstaff di Giuseppe Verdi. Dopo un periodo di chiusura iniziato nel 1974 per interminabili lavori di restauro, nel 1997 il Teatro Massimo riprese finalmente la sua attività, ed è ad oggi un importante polo culturale e artistico riconosciuto a livello internazionale.