Arcumeggia, il paese dipinto: un borgo da non perdere


Arcumeggia il paese dipinto: un borgo da non perdere-

Immerso nel cuore verdeggiante della Valcuvia, si trova un borgo da non perdere per il turista che visiti la provincia di Varese. Si tratta di Arcumeggia, una piccola frazione di montagna del comune di Casalzuigno, a due passi dalle sponde del Lago Maggiore, un’oasi di pace in cui ritemprare lo spirito anche attraverso l’arte: questo luogo, infatti, offre al visitatore la possibilità di ammirare anche una nutrita serie di affreschi che ricopre i muri esterni delle case e di alcuni cortili.

Arcumeggia: un museo a cielo aperto

Un vero museo a cielo aperto, che poco più di sessant’anni fa divenne una vera e propria “città dei pittori”; all’epoca (correva l’anno 1956), infatti, l’Ente Provinciale per il Turismo di Varese pensò di affidare la realizzazione di queste opere ai maggiori pittori contemporanei, da Aligi Sassu, a Giuseppe Migneco, ad Umberto Faini, ad Innocente Salvini a Remo Brindisi ed altri. L’iniziativa fu chiamata “Pittori in vacanza”.

Un omaggio all’affresco

Lo scopo, oltre alla valorizzazione del borgo, fu anche quello di rendere omaggio all’affresco, una tecnica di pittura tutta italiana usata da secoli.

Fu creata anche la “Casa del Pittore”, per ospitare gli artisti durante la permanenza e consentire loro di lavorare ai propri schizzi e disegni. Da allora è cominciato un fermento che non si è più esaurito, perché tanti sono i pittori, più o meno noti, che nella stagione estiva salgono ad Arcumeggia per dare sfogo alla propria creatività.

Due i i temi delle opere

Sono due i temi che contraddistinguono le opere: la vita quotidiana del paese e la devozione religiosa. Accanto a dipinti che rappresentano l’emigrazione, la pastorizia, il lavoro dei campi, altri mestieri e la famiglia riunita a tavola, vi sono infatti rappresentazioni di santi, madonne ed altre scene religiose, oltre ad una “Via Crucis”, opera di undici artisti, da un’idea di Gianfilippo Usellini, che impreziosisce la chiesa di S. Ambrogio situata all’ingresso della cittadina.

Fra le rappresentazioni più recenti, però, non mancano quelle paesaggistiche e naturalistiche. Addentrarsi fra le stradine significa provare sensazioni contrastanti: la pace, il distacco dalla frenesia della vita di tutti i giorni ma, nello stesso tempo, il fermento di un luogo che vive di arte e di cultura.

La visita alla “Casa del Pittore”, dà la possibilità di immaginare fino in fondo il momento della creazione, della nascita di un’opera; di vedere le stanze in cui il lavoro ferveva e respirare l’atmosfera di quei momenti. Le stanze sono infatti piene di forme, dipinti, schizzi e lavori preparatori in genere.

Alla fine ha la meglio la soddisfazione per aver visitato un posto davvero particolare, con la consapevolezza che natura ed arte formano un binomio sempre affascinante. 

Foto FACEBOOK

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